Piunti: quale futuro per Piceno Consind?

Piunti: quale futuro per Piceno Consind?

«Qual è la posizione della Provincia in merito?»

“modifiche dello Statuto”; venuto a conoscenza durante il Consiglio di una lettera a sua firma datata 5/3/08 dove si richiedeva il ritiro del punto; venuto altresì a conoscenza di una riunione c/o Confindustria dove si erano prese decisioni riguardo il Piceno Consind; verificato durante l’assemblea del 7/3/08 di una presa di posizione da parte del Sindaco di Ascoli Piceno che ribadiva la sua contrarietà alle attuali funzioni del Piceno Consind; anche alla luce del suo documento del quale sono stato fornito, ovvero: una possibile strategia dal basso per sostenere l’economia della Provincia di Ascoli Piceno a breve e medio termine.
In qualità di Consigliere Provinciale, e da questo Ente nominato presso l’assemblea del Piceno Consind e in virtù del mio ruolo di vice Presidente della Commissione per la revisione dello Statuto del Piceno Consind stesso, che oltre alle modifiche tecniche aveva previsto la riduzione da 11 a 7 dei membri del CdA.
Avendo oramai da otto anni assistito ad uno stucchevole contraddittorio sulle funzioni del nucleo industriale, aver letto innumerevoli volte dell’interesse della Guardia di Finanza su diversi atti del Consorzio stesso, essendo oramai divenuto uno stillicidio le ipotesi sul futuro di questo Ente.
Per chiarezza, per rispetto dei cittadini, per cercare di ottimizzare al meglio le risorse del nostro territorio e contestualmente per evitare eventuali sprechi di denaro in un momento economica che definire “difficile” è un eufemismo. E in virtù del fatto che entro quest’anno scadrà il mandato del CdA (novembre) del Piceno Consind,

La interrogo per sapere:

1.Qual è la posizione della Provincia in merito?
2.Sono in atto incontri con la Regione e con i Comuni per prendere una decisione definitiva?
3.Lei è al corrente della riunione presso la Confindustria dove si è parlato del Piceno Consind?
4.Non ritiene ritiene che una decisione DEFINITIVA vada presa tra tutte le componenti entro e non oltre tre mesi vista l’imminente scadenza dell’attuale CdA, per poi sapere come procedere? Attualmente infatti si fanno tre ipotesi: chiusura – commissionamento – rilancio».