Caro Walter ti scrivo...

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Il segretario PD: «Abbiamo la forza delle nostre idee e del nostro popolo democratico»

 La politica è sporca!”. La realtà delle ragazze e dei ragazzi nei confronti della politica è purtroppo questa ed è indubbiamente preoccupante, poiché la nuova generazione dovrà essere in parte la nuova classe dirigente di questo Paese.
A differenza delle generazioni passate, le ragazze e i ragazzi d’oggi hanno l’opportunità di decidere il loro destino, posseggono diritti civili e politici, ma non ne sono consapevoli, perché non si rendono conto che molte persone hanno sacrificato la propria vita affinché oggi potessero manifestare liberamente le loro scelte e idee. Non riconoscono il loro ruolo all’interno di quella “macchina” di cui essi stessi sono i legittimi proprietari, e anche il solo fatto di farsi una propria opinione, spesso diventa un’impresa.
Ma che prospettive, effettivamente, offrono alle ragazze e ai ragazzi la politica attuale? Quali valori, quali principi? La politica si presenta come un universo a sé, troppo lontano dal mondo giovanile, incapace di trasmettere l’importanza del voto, del Partito Democratico, delle primarie del 14 ottobre (si sentono spesso più “realizzati” a fare le proprie nomination per escutere l’uno o l’altro concorrente dei reality show). Perché promette e non mantiene e troppo spesso è poco attenta alle loro esigenze, al punto che quasi viene da chiedersi: “Ma questo Stato è davvero al loro servizio?”.
Penso, a questo punto, che sia necessario un cambiamento di rotta non indifferente: un rinnovamento degli ideali e dei valori, ma anche un rinnovamento generazionale. Ad esempio, traducendo la passione politica e sociale in una partecipazione effettiva dei giovani nelle liste nazionali. I politici hanno il dovere di rientrare in contatto con i giovani, misurandosi in un confronto “alla pari”, perché non si tratta più di investire per loro, ma con loro. Perché fino al momento in cui non si sentiranno parte attiva e protagonista a tutti gli effetti della vita politica, la situazione non cambierà molto.
Per tutte le ragioni sopra esposte, per quanto mi riguarda, sono disponibile a mettermi a loro disposizione, senza niente pretendere e trasmettere quel poco d’esperienza maturata nella vita e nel campo editoriale ad alto livello».

«Grazie Tonino! Grazie per aver voluto appoggiare la nostra campagna elettorale.
Il partito Democratico è nato da pochi mesi, con il voto di 3 milioni e mezzo di cittadini: con i loro contributi abbiamo cominciato a strutturarci, ma c'è molto da fare e per questo abbiamo bisogno di te. Si andrà a votare il 13 aprile, tra poche settimane, e la tua disponibilità personale ad aiutarci è perciò importantissima.  La campagna elettorale che ci aspetta sarà breve, intensa. I nostri sforzi dovranno concentrarsi in meno di due mesi. Le elezioni in questa situazione comportano un grande impegno. I mezzi di cui disponiamo sono limitati ma abbiamo la forza delle nostre idee e del nostro popolo democratico: donne, uomini, giovani ed anziani, tutti disposti a sostenerci. Prima del voto vogliamo arrivare in ogni comune d'Italia: vogliamo parlare a tutti gli italiani. Ogni telefonata che farai, ogni lettera o e-mail che farai circolare, ogni contributo avranno un’estrema importanza. Potrai darci una mano all’interno dei circoli, seguendo il nostro “giro dell’Italia nuova”, diffondendo i nostri materiali, convincendo 5 amici a scegliere il Pd o in tanti altri modi, che ti segnaleremo con la nostra newsletter. Ogni aiuto è prezioso e la tua disponibilità è fondamentale. Non vogliamo cambiare governo, vogliamo cambiare questo Paese. Insieme si può fare».

Walter Veltroni