Rossi contro Celani: critiche inaccettabili sull'area Carbon

Rossi contro Celani: critiche inaccettabili sull'area Carbon

«Ci vuole una bella faccia tosta nel criticare il fatto che finalmente ci si muove»

per la riconversione dell’area consegnato dal Consorzio Ferrara Ricerche (CFR) all’inizio del 2007, nonostante fosse indicato quale coordinatore del Tavolo di progetto, ci vuole una bella faccia tosta nel criticare il fatto che finalmente ci si muove con determinazione per dare uno sbocco concreto alla vicenda SGL Carbon! …E ci vuole una bella faccia tosta a far finta di dimenticare quanto pubblicamente, personalmente e formalmente convenuto tra me e lo stesso sindaco:
- Pubblicamente, in occasione del convegno promosso dallo stesso Comune il 3 dicembre scorso sul tema “SGL Carbon: scenari di trasformazione urbanistica dell’area” nel corso del quale, dopo un anno di dimenticatoio, lo studio di fattibilità fu presentato; in quella sede, infatti, fu anche dal Sindaco condiviso ciò che raccomanda il CFR nelle conclusioni dello studio, e cioè la Provincia si faccia “alfiere delle azioni di promozione del Polo Scientifico Tecnologico, attivando di concerto con tutti i livelli di governo del territorio le politiche e le fonti di finanziamento possibili” e rimanendo in capo al Comune tutta l’azione finalizzata a dare un nuovo assetto urbanistico partecipato e condiviso all’area in coerenza con il complesso del tessuto urbano della città;
- Personalmente, in un colloquio tra me e lo stesso Sindaco a margine del convegno che spero lui ricordi;
- Formalmente quando inviai al Sindaco, in data 16 gennaio 2008, una comunicazione per annunciare l’avvio della fase progettuale con l’attivazione di “un primo confronto tecnico – istituzionale con le realtà locali che operano nel campo della ricerca applicata (Università, TecnoMarche, Asteria) e del marketing territoriale (Piceno Sviluppo, Associazioni di categoria delle imprese) allo scopo di concordare con loro un possibile piano di azione a breve termine che mi impegnerò a riportare e condividere, quanto prima possibile, nell’apposito “Tavolo di progetto” di cui al Protocollo d’intesa siglato il 19/01/07”. Questa comunicazione non ebbe alcun riscontro e, coerentemente, la Provincia è andata avanti con la convocazione di questo confronto svoltosi il 31 gennaio. Che si trattasse di una riunione tecnica, lo conferma il fatto che la convocazione sia stata firmata dal nostro Dirigente che si occupa di Progetti speciali per lo sviluppo delle imprese e sia stata indirizzata a soggetti “tecnici e scientifici” quali Asteria, Tecnomarche, Piceno Sviluppo, Università di Ancona, Camerino e Macerata oltre che ad Assindustria e sindacati. Tra i destinatari per conoscenza, oltre al sindaco di Ascoli, c’era anche il sottoscritto che, a differenza dell’ing. Celani, ha ritenuto utile partecipare.
Quanto al merito delle critiche, e principalmente al fatto che il coinvolgimento delle imprese locali nel progetto del Polo sia inutile se non dannoso, l’ing. Celani va nella direzione esattamente contraria rispetto alle indicazioni su cui tutti i soggetti partecipanti al confronto hanno convenuto, e cioè che il Polo Scientifico e Tecnologico debba avere una doppia finalità: da un lato, stimolare l'insediamento di nuovi investimenti produttivi in settori industriali ad elevato contenuto di nuove tecnologie, creando le condizioni per attrarre l'interesse di "imprese leader" di livello nazionale e internazionale intorno alle quali sviluppare, nel tempo, nuove filiere di competenze imprenditoriali e professionali locali; dall'altro, far crescere la "Cultura dell'innovazione" tra le piccole imprese del territorio ma anche nel mercato del lavoro, attraverso la formazione avanzata dei nostri giovani laureati, e nel mondo della scuola, attraverso iniziative ad ampio raggio nel campo della cultura scientifica e tecnologica. In conclusione, se qui “non ci si dà una mossa” non solo rischiamo di non rispettare gli impegni presi per la ricollocazione dei lavoratori della SGL Carbon, non solo rischiamo di perdere una grande opportunità per il rilancio della nostra economia, ma esiste il concreto pericolo di perdere i finanziamenti comunitari previsti proprio per la riconversione delle aree industriali dismesse dall’asse 5 del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale: per avere un’idea di quanto “bisogna correre”, da informazioni assunte pare che per ambire alla ripartizione delle risorse bisognerà rispondere agli imminenti bandi avendo già in mano progetti concreti e contratti preliminari di acquisizione delle aree su cui operare: ma tutto questo l’ing. Celani l’ha capito, oppure la sua uscita è una discutibile burla di carnevale?»

Lettera a Celani

Carbon convocazione tavolo tecnico