Circoli della libertà, incontro D'Emidio-Brambilla

Circoli della libertà, incontro D'Emidio-Brambilla

Nell’ascolano la disoccupazione è pari al 20%

aziende del territorio e con la conseguente situazione di allarme legata alla precarietà lavorativa e alla improvvisa disoccupazione calatasi, come un’ombra nera, sopra moltissime famiglie, si cercano ora le ALESSANDRA DI EMIDIOrisposte a questa imbarazzante crisi. «Ritengo che le aziende che stanno chiudendo rappresentino il segno tangibile di una crisi profonda di questo territorio – ha dichiarato Di Emidio -  La Foodinvest, ad esempio,  apriva sul finire degli anni ’50 e si è distinta per un lungo periodo anche sul piano internazionale, rendendo onore al Piceno». L’esponente dei Circoli della Libertà delle Marche ha riferito che lunedì prossimo a Milano incontrerà la Brambilla per poter esporre anche a lei la situazione di emergenza su cui riversa il Piceno. «La chiusura di queste aziende – ha poi continuato la Di Emidio - rappresenta non solo la disoccupazione per centinaia di dipendenti ascolani, ma anche una grave crisi economica e di immagine per il Piceno a cui occorre porre rimedio alla svelta attraverso soluzioni concrete ed efficaci. Nell’ascolano la disoccupazione è pari al 20%, supera dunque di quattro volte quella di tutte le altre province delle Marche». E ha infine concluso: «Non c’è più tempo per puntare il dito addosso a qualcuno, è necessario analizzare le cause, ma con lo scopo di risanare l’impreditoria ascolana, attuando politiche che possano concorrere, in tempi brevi, a far risalire l’economia di questo territorio e insieme la sua innata vocazione turistica».
Dello stesso parere anche Massimo Merendi, presidente dei Circoli della Libertà di Ancona e Antonio Bresciani, coordinatore regionale dei Circoli della Libertà che annunciano per i prossimi giorni manifestazioni provinciali e regionali a favore delle dimissioni del Governo Prodi: «In vista degli ultimissimi accadimenti politici – hanno dichiarato all’unisono – il ritorno alle urne appare ormai come l’ultimo gesto sensato che appare opportuno compiere».