Radar di Ragnolo, no del consiglio provinciale

Radar di Ragnolo, no del consiglio provinciale

Si impegna la Giunta ad impedire la realizzazione dell'opera

dell’impianto radar di Punta Ragnolo, in  una zona ad alto valore ambientale e paesaggistico, culturale e turistico”. All’approvazione si è giunti dopo un’ampia discussione e ad una breve sospensione della seduta durante la quale Presidente e capigruppo hanno concordato una mozione unitaria partendo da due distinti documenti sullo stesso argomento presentati in precedenza: uno dai consiglieri Montali (Rifondazione comunista), Maggini (Sinistra democratica) e Monaldi (Pdci) e l’altro dal capogruppo Udc, Antonio Pettinari. Al momento del voto erano presenti 23 consiglieri in rappresentanza di tutti i Gruppi e per tutto il tempo della discussione  nella parte della sala riservata al pubblico erano presenti alcuni rappresentanti del “Comitato per la salvaguardia dei Sibillini”. Durante la discussione il presidente Silenzi ha precisato che in occasione della conferenza di servizi, convocata dal Ministero, il dirigente del settore Protezione civile della Provincia ha espresso un parere favorevole di esclusivo carattere tecnico circa i vincoli idrogeologico e paesaggistico e che tale parere non investiva il giudizio politico amministrativo della Giunta, tant’è che  l’assessore Carlo Migliorelli espresse subito attraverso la stampa le  perplessità dell’Amministrazione provinciale riguardo a tale opera, per i suoi riflessi di tipo ambientale. Il Presidente della Provincia ha riferito anche che la Protezione civile delle Marche ha assunto di recente un orientamento in cui si evidenzia la problematicità del sito individuato e la necessità della ricerca di un altro sito. La proposta di installazione di un impianto radar per la prevenzione dei rischi metereologici in località “Punta di Ragnolo”, interessa infatti  il comprensorio formato dai Comuni di Sarnano, Acquacanina e Bolognola, e un’area floristica protetta coincidente con il sito di importanza comunitaria denominato “Monte Ragnolo e Monte Meta”. Tale area – come viene sottolineato nel documento approvato dal Consiglio provinciale - rappresenta un patrimonio ambientale, floristico e faunistico di grande rilevanza anche per la sua vicinanza al territorio del Parco Nazionale deiMonti Sibillini, cui dista solo 450 metri. Inoltre l’area è inserita in un importante comprensorio del settore turistico per la presenza degli impianti da sci, su cui i Comuni di Sarnano e di Acquacanina hanno investito, anche di recente, enormi risorse per potenziare i nuovi impianti di risalita e di sci da fondo. Il Consiglio provinciale, inoltre, prendendo atto “della posizione della Provincia che impedisce un’opera, peraltro rifiutata da altri territori, che distruggerebbe per sempre una delle aree più belle e interessanti dell’intera regione e provocherebbe un ingentissimo danno economico alle popolazioni interessate all’unica risorsa disponibile”, impegna la Giunta ad “intraprendere tutte le iniziative necessarie ad impedire la realizzazione di un’opera che pur riconoscendone il valore scientifico e strategico tuttavia non può essere localizzata in un’area così delicata da un punto di vista paesaggistico, ambientale e turistico”.

Argomenti