«I sottoscritti consiglieri comunali inoltrano la presente interpellanza, con richiesta di risposta scritta ed orale da fornire nel prossimo Consiglio Comunale, per sapere se:
Premesso che,
una società svizzera, la S.E.A. S.p.A., ha presentato domanda per l’avvio delle procedure autorizzative per la realizzazione, nei pressi della zona industriale di Ascoli Piceno (area Consind), di una centrale di “cogenerazione” a metano per la produzione di energia elettrica e termica.
il termine di presentazione delle eventuali osservazioni, da presentare alla Regione Marche (che cura la Valutazione di Impatto Ambientale), è scaduto il 19 gennaio 2008.
La dimensione della centrale di “cogenerazione” è di 85 Mw elettrici e di 170 Mw termici. Saranno realizzati 4 torri alte più di 30 mt. e di 2,5 mt. di diametro che butteranno in atmosfera i fumi composti da gas serra (anidride carbonica) per 240.000 tonnellate annue, da ossido di azoto per circa 7.000 Kg, ossido di carbonio per 5.600 Kg e polveri ultrasottili dannose alla salute. La centrale consumerà moltissima acqua ( 500.000 mc annui) per il raffreddamento dell’impianto. Il progetto iniziale prevedeva il riutilizzo anche delle acque di processo della Cartiera Alhstrom, ma che, purtroppo, nel frattempo, ha chiuso lo stabilimento di Ascoli (il 23 novembre 2007 ha spento gli impianti e il 14 gennaio 2008 ha chiuso lo stabilimento).
La chiusura della Cartiera vanificherà anche la eventuale vendita della produzione di vapore in cogenerazione prevista (10%) al fabbisogno della Cartiera stessa.
La centrale consumerà 140 milioni di Mc di metano all’anno.
Il territorio interessato nel raggio di 1.500 metri in linea d’aria riguarda agglomerati urbani quali Marino del Tronto, Brecciarolo, Caselle di Maltignano, Villa Pigna; coinvolgendo borghi di Comuni limitrofi quali Folignano, Castel di Lama, Malignano, Sant’Egidio alla Vibrata, Civitella del Tronto. Nelle immediate vicinanze esistono già centri sportivi, una scuola elementare, una scuola materna, due aziende di lavorazione del latte e una azienda farmaceutica.
Il giorno 19 dicembre 2007 presso la Cartiera Papale di Ascoli si è tenuta una assemblea pubblica, richiesta da moltissimi Enti, alla presenza dei tecnici della SEA e della Regione Marche e della Provincia di Ascoli. Come facilmente prevedibile, data l’importanza del caso, erano presenti numerosi cittadini, le associazioni, gli operatori economici, i sindacati e molti amministratori.
Un vero esempio di partecipazione nel corso del quale, anche grazie ai funzionari regionali che hanno provveduto a convocare e coordinare l’assemblea pubblica, si sono finalmente compresi e conosciuti sia l’intervento che le procedure di approvazione e si è venuti a conoscenza della possibilità per i cittadini di intervenire nelle fasi del procedimento autorizzativo.
La cosa più sconcertante è stata la totale assenza di rappresentanti del Comune di Ascoli, territorio interessato all’insediamento.
Il Sindaco Celani non era presente, così come assenti risultavano sia gli assessori all’Ambiente Travanti che quello ai Lavori Pubblici Lattanzi. Non si sono visti nessun Presidente di Commissione Consiliari permanente Urbanistica, Ambiente, Lavoro.
Eppure la legge regionale prevede che una copia dei progetti sia depositata presso il Comune, quindi tutta la Giunta ne era a conoscenza.
I sindaci di Castel di Lama, Folignano, Maltignano, Civitella del Tronto, al contrario del sindaco Celani, non solo hanno partecipato alla riunione ma sono intervenuti esprimendo il loro pensiero e riferendo ciò che i rispettivi Consigli Comunali avevano deliberato in sedute da loro appositamente convocate.
Considerata la ingiustificata assenza del sindaco all’incontro del 19 dicembre scorso non considerando, evidentemente, la partecipazione e la condivisione di tali scelte con le comunità amministrate un preciso compito Istituzionale, e vista la scadenza dei termini previsti per la presentazione delle osservazioni,si chiede di sapere:
1.Come viene giustificata l’assenza del Comune di Ascoli Piceno alla riunione del 19 dicembre presso la Cartiera Papale, con il sindaco che è rimasto latitante di fronte ad un problema così rilevante dal punto di vista ambientale, sociale ed economico?
2.Quali sono gli intendimenti e i propositi della giunta comunale circa la realizzazione sul territorio del Comune di Ascoli Piceno, di una centrale di cogenerazione così come illustrata nei progetti preliminari e discussa nell’assemblea pubblica del 19 dicembre 2008?
3.Si chiede di sapere se il Comune di Ascoli, nel cui territorio si dovrà insediare la centrale, ha presentato o meno delle osservazioni in Regione entro il termine stabilito, al pari degli altri Comuni limitrofi e confinanti, i quali, sentiti i propri Consigli Comunali, hanno presentato osservazioni perchè interessati agli effetti e alle conseguenze della realizzazione della Turbogas.
4.Che cosa intende fare la giunta di Ascoli, capoluogo di Provincia, per fare applicare il PEAR (Piano Energetico Ambientale Regionale), anche alla luce della prossima ed imminente divisione in due della Provincia di Ascoli , quindi, del rispetto del reale fabbisogno energetico di cui ha realmente necessità il territorio piceno? Si vuole ricordare come nel periodo 2003-2006 i consumi di energia elettrica del settore industriale (dati Terna), in presenza di crisi industriale, sono scesi di -9,7% contro un aumento del + 9,3% della media delle altre province marchigiane.
5.Nel quadro di riferimento del P.E.A.R. come si inserirà, in assenza di un PRG adeguato, e in quali tempi certi il Piano Energetico Ambientale Comunale di Ascoli (PEAC) che deve essere redatto entro il 16 settembre 2008, in ottemperanza all’art. 5 della legge 10/91, come confermato dalla delibera di giunta n. 4 del 17 gennaio scorso;
6.Si chiede all’ing. Celani come intende svolgere il ruolo di sindaco del Capoluogo di Provincia, in questo momento particolare e delicato, quando si stanno prendendo decisioni importantissime per il futuro del territorio; ricordandogli che il ruolo di capoluogo non è solo geografico ed amministrativo: si conquista con l’autorevolezza della programmazione, delle scelte, dei progetti e delle strategie, e, soprattutto, costruendo una pianificazione condivisa in merito allo sviluppo della città, che in questi 8 anni il sindaco Celani non ha mai voluto né saputo realizzare».
Domenico Procaccini (PD)
Emidio Catalucci (SD)
Roberto Mascetti (PRC)
Marco Regnicoli (Alveare)