Nuove disposizioni per medicina trasfusionale

Nuove disposizioni per medicina trasfusionale

Si vuole armonizzare la potenzialità delle strutture garantendo un coordinamento regionale

sulle nuove disposizioni per il funzionamento del dipartimento regionale di medicina trasfusionale. A tre anni dalla creazione del dipartimento si possono valutare positivamente le attività svolte da questo. Infatti, anche se il modello organizzativo ha raggiunto significativi obiettivi nel campo della immunoematologia e della trasfusione, necessita di implementazioni. Sulla base delle esperienze maturate e sulla scorta delle segnalazioni dei vari attori coinvolti nel sistema sanitario, è  opportuno ridefinire alcuni aspetti legati alla gestione delle risorse umane, alla determinazioni del fabbisogno di personale e alla valutazione dei direttori di struttura complessa. E’ necessario puntualizzare la distinzione tra funzioni di gestione degli operatori sanitari, spettanti alle Zone territoriali ed alle Aziende ospedaliere di appartenenza del personale (in qualità di datori di lavoro) e le funzioni di programmazione attribuite al direttore del dipartimento regionale di medicina trasfusionale, tenuto conto che il personale è assegnato funzionalmente e non organicamente al dipartimento stesso perché non dotato di personalità giuridica pubblica. La proposta, che passerà ora al vaglio della commissione consiliare, vuole armonizzare la potenzialità delle strutture trasfusionali attraverso un ottimale utilizzo delle risorse finanziarie e umane, garantendo un coordinamento regionale dei vari centri spalmati negli ospedali marchigiani.