Celani: per la Regione il Piceno non esiste

Celani: per la Regione il Piceno non esiste

«Nulla è il risultato di una gestione quindicennale, a livello provinciale, del lavoro»

Da lì in poi non esiste nulla. Sì, forse, parrebbe che vi siano una o due province. Ma sono notizie vaghe, confuse. E quindi che si arrangino. Per questo all’incontro col Governo si è  parlato della Fano-Grosseto, dell’uscita ovest del porto di Ancona e del collegamento ferroviario del capoluogo dorico con Roma e in tema di trasporti non poteva mancare l’aeroporto di Falconara. Poi il tema del megaconvegno dedicato a padre Matteo Ricci e quello dell’Agenzia per la terza Età. E il Piceno? Ma quale Piceno. Siamo alle solite. Con buona pace dell’offidano Luciano  Agostini, vice presidente della Regione che continua a sostenere, ma forse non ci crede più nemmeno lui, che la colpa è nostra (dei piceni, s’intende), del nostro pressapochismo, della nostra perdurante assenza. Infatti, all’incontro romano, siamo stati noi a non voler essere presenti, lasciando spazio al rappresentante di Macerata (che c’entrava poi..), a don Vinicio Albanesi, presidente dell’Inrca, per tutti c’è stato  spazio. Meno che per il  Piceno, per Ascoli. E non è vittimismo questo. Al vice presidente Agostini che mi accusa di disinteressarmi dei problemi del  territorio e di non essere stato presente a  Roma all’incontro per la Ahlstrom, obietto che nessuno, ripeto nessuno, mi ha  invitato a questo incontro, di  più, nessuno mi ha nemmeno detto che c’era questo incontro. Nessuno mi ha mai invitato ad un tavolo di lavoro per una soluzione rispetto all’ex cartiera  ascolana. Non avendo facoltà di preveggenza non ho  partecipato. Eppure,  ricordo, è agli atti, di aver espresso e nel corso del Consiglio Comunale aperto e negli incontri con le  Rsu, la mia volontà a voler dare il mio contributo alla soluzione di  questo problema. A questo come agli altri, legati al lavoro, di questo territorio così  disastrato rispetto al quale siamo ancora in attesa delle tante promesse della Regione che in questi anni hanno  spaziato dai progetti ai piani speciali. Eppure rispetto al dramma occupazionale, i vertici della Regione Marche vanno da Prodi per parlare del convegno su padre Matteo Ricci. E il Piceno?  E Ascoli? Nulla. E in effetti nulla è il risultato  di una gestione quindicennale, a livello provinciale, del lavoro  e della formazione professionale. Da quindici anni, infatti, dieci con Colonnella ed ora con Rossi, è  la Provincia,  centrosinistra, ad occuparsi di lavoro. I  risultati sono sotto gli occhi di tutti. Migliaia di posti di lavoro in meno. Fabbriche chiuse. Cassa integrazione. Uno scenario devastante.Intanto Agostini che fa? Va a Roma con Spacca per la Fano-Grosseto, per il porto di  Ancona, per la ferrovia Ancona-Roma e per il convegno dedicato  a padre Matteo  Ricci. Salvo, poi, l’indomani “accusarmi” di essere “latitante”. E’ il solito giochetto. Ma a questo non ci crede più nessuno».