Primavera: Rifondazione dà sostegno alla cultura

Primavera: Rifondazione dà sostegno alla cultura

«Una bella differenza sia rispetto alle "Veline" di Gabrielli sia rispetto alla Miss Italia di Perazzoli»

Daniele Primavera, iscritto a Rifondazione dal 1997, dopo aver militato per anni nei movimenti studenteschi cittadini e provinciali. Presente dal 2004 nella segreteria di Federazione di Rifondazione Comunista, è stato primo eletto consigliere nelle elezioni amministrative del 2006 nel Comune di S. Benedetto. Oggi è capogruppo di Rifondazione Comunista e Presidente della VI Commissione Consiliare - Turismo, Commercio, Attività Produttive.
 
Quale è per RC il punto di programma irrinunciabile sul quale puntare per l'anno in corso?
«Non esiste un unico punto su cui l'amministrazione si gioca tutto, ma piuttosto per noi è importante, in ogni questione, essere in grado di portare il punto di vista di Rifondazione, ispirato a politiche etiche e sociali, all'attenzione nel ridurre gli sprechi, al tentativo, in una parola, di rinnovare realmente la politica di questa città. E' dura, perchè si tratta di passare da logiche clientelari e spartitorie - che sono molto radicate nel tessuto sociale cittadino, quindi in entrambi gli schieramenti - a una politica nuova, fatta di partecipazione sui problemi reali e di tutela degli interessi pubblici. E' su tutto questo che si giocherà il successo o l'insuccesso di questa amministrazione, e quindi la permanenza mia e di Rifondazione in questa maggioranza».
 
Occupazione suolo pubblico: a che punto siamo?
«Sono in corso alcuni incontri per trovare una buona mediazione, ma ovviamente non è facile trovare una sintesi tra le tante anime della coalizione. Abbiamo già concluso il percorso per ciò che riguarda l'occupazione da parte delle imprese edilizie, che eviterà lo scempio di quanto accaduto la scorsa estate con la demolizione del Calabresi, ed è già un ottimo risultato; ma per capire la vera qualità del testo bisogna aspettare la versione finale, poichè i punti più contrastati sono quelli riguardanti le attività di somministrazione».
 
L'opposizione continua ad affermare che questa amministrazione fino ad ora è riuscita a portare a termine solo l'elezione di un consigliere aggiunto.....
«L'opposizione fa il suo mestiere e non sta a noi dire se lo faccia bene o male. Certo Piunti e compagnia preferiscono non menzionare tutte le attività portate a conclusione che loro non sono riusciti a realizzare, come il Centro Alzheimer, il terzo asilo nido e gli altri servizi potenziati, o la liberalizzazione delle licenze per il commercio. Per non parlare poi della faticosa ripartenza del settore delle case popolari dopo anni di immobilità... o ancora, i grandi fermenti nei lavori pubblici... Le innovazioni e i miglioramenti sono sotto gli occhi di tutti, per cui a certe critiche non vale neppure la pena di rispondere».
 
I lavori per portare avanti il PRG finiranno per togliere spazio (vedi Commissioni) ad altri settori ?
«Finora questo non è successo, abbiamo fatto sicuramente un record cittadino per numero, qualità e partecipazione delle commissioni. Su questo punto sono molto soddisfatto».
 
Con l'entrata in scena del PD anche a San Benedetto agli alleati della coalizione resteranno solo le briciole o c'è un margine di movimento ?
«Probabilmente con la costituzione anche in consiglio del PD bisognerà rivedere certi equilibri interni alla coalizione, ma finora non ci sentiamo affatto messi da parte. Rifondazione è riuscita ad influire in molte scelte, come ad esempio quella di aumentare il sostegno alle manifestazioni culturali anzichè ai concorsi di bellezza. Una bella differenza sia rispetto alle "Veline" di Gabrielli che rispetto alla Miss Italia di Perazzoli; un grande segno di discontinuità fortemente voluto da Rifondazione e votato all'unanimità dalla maggioranza».

Tu ed Andrea Assenti (Forza Italia) siete considerati le uniche vere giovani 'rivelazioni' del panorama politico locale. Ne vedi altre?
«Non saprei se definirle 'rivelazioni' o no, ma vedo un consiglio nutrito di persone che vogliono far bene e che stanno aiutando a crescere anche chi, come me, è alla prima esperienza nell'amministrazione. Non sta a me valutare i miei colleghi, questo lo faranno gli elettori. Di certo le 'nuove leve' sono poche, e questo è molto grave. Da una parte c'è una tradizionale 'chiusura' degli apparati partitici, governati da lobby di 'padroni' storici; dall'altro lato c'è un sostanziale rifiuto da parte dei giovani di mettersi in gioco nella politica, considerata una cosa 'sporca' in sè e non, semplicemente, nelle sue degenerazioni. La più grande sfida che ha davanti la sinistra è dimostrare coi fatti, in un mondo globalizzato dominato da enormi interessi economici, che la politica può ancora soddisfare i bisogni degli uomini, smettendo di essere una sfera separata e autoreferenziale costruito ad uso, consumo ed abuso di una 'casta'. E questo si fa discutendo di problemi seri, non alimentando polemiche stucchevoli e inconcludenti o dando vita al teatrino che tutti i giorni vediamo sui telegiornali o sui giornali. Questa è la nostra linea e la perseguiremo fino in fondo».