«Oltre 2 cittadini marchigiani su tre (il 68%) continuano a non pagare laddizionale regionale Irpef»
il presidente Gian Mario Spacca, lo spirito di fondo della manovra finanziaria della Regione Marche recentemente approvata. «Equità, rigore e sviluppo – ha dichiarato Spacca - sono i cardini della Finanziaria regionale per il 2008. Equità. perché oltre 2 cittadini marchigiani su tre (il 68%) continuano a non pagare l’addizionale regionale Irpef. Rigore, perché è proseguita l’azione di riduzione dei “costi della politica” e dell’amministrazione, liberando risorse dalla burocrazia per gli impieghi a favore di cittadini, famiglie e imprese: le consulenze della Regione sono passate dai 6 milioni di euro del 2004 a poco più di 700 mila nel 2007; sono stati recuperati 20 milioni dall’evasione; il Consiglio regionale delle Marche ha ridotto ulteriormente le sue spese di funzionamento, confermando il suo primato in Italia quale assemblea più parsimoniosa; la Regione Marche si colloca al penultimo posto per numero di dirigenti ogni cento dipendenti (5,8 contro i 15 del Lazio); il debito regionale è stato ridotto ulteriormente; le somme aggiuntive derivanti dalla benzina, oltre ad essere minimali per ogni cittadino, sono anche state finalizzate a rafforzare le politiche sociali a favore degli anziani e, specificatamente, dei non autosufficienti. Sviluppo, perché nel 2008 la pressione fiscale regionale complessiva diminuisce di -1,6%, collocando le Marche all’ottavo posto tra Regioni, al di sotto della media nazionale nella graduatoria che vede ai primi posti Lombardia e Veneto; è anche diminuito ulteriormente il costo della pubblica amministrazione per ogni cittadino marchigiano, mentre sono state incrementate le ricorse pro-capite per lo sviluppo, la sicurezza sociale e l’ambiente». «Dato assai significato – ha commentato Spacca – è anche quello che riguarda la gestione economica della sanità che nel 2007 risulta in equilibrio. È stato dimezzato il debito cumulato negli anni precedenti; da 108 milioni di euro a 53 milioni. La commissione Massicci del ministero delle Finanze ha certificato i bilanci sanitari 2004-2005-2006. Siamo una delle prime Regioni ad aver ottenuto tale riconoscimento, senza penalizzare i servizi diretti ai cittadini come testimoniano i dati della produzione sanitaria regionale». Inoltre, proprio nei giorni scorsi l’Istat ha certificato che le Marche risultano al 2° posto in Italia per crescita del Pil ed al terzo per incremento del Pil pro-capite. L’Indice di qualità dello sviluppo regionale (Quars) pone le Marche al 4° posto tra le regioni, per indicatori di economia e lavoro, diritti e cittadinanza, istruzione e cultura, salute, pari opportunità, partecipazione. «Equità. rigore e sviluppo dell’azione regionale - conclude Spacca – accompagnano coesione e cresciuta della comunità marchigiana, per consolidare tali traguardi che pongono le Marche ai primi posti in Italia».