I siti definiti con lidoneità tecnica verranno anche valutati per la loro vocazione turistica e produttiva
Gianluca Carrabs, ha deciso di approfondire le problematiche connesse all’impianto proponendo al dipartimento nazionale della Protezione civile la scelta del sito attraverso una valutazione più approfondita degli aspetti di natura ambientale. I siti definiti con l’idoneità tecnica verranno anche valutati per la loro vocazione turistica e produttiva . «Non esistono province di serie A e di serie B – ha sottolineato Carrabs – e la scelta sarà puramente tecnica e non attraverso scelte pregiudiziali. Ci sarà una valutazione complessiva e generale su tutto il territorio marchigiano. Tale valutazione sarà sottoposta alla concertazione con gli enti territoriali e con le associazioni ambientaliste, tenendo conto che l’impianto radar rappresenta uno strumento essenziale per migliorare le capacità di risposta del sistema di allertamento e per la previsione del rischio idrogeologico. E’ fondamentale che la copertura nazionale venga realizzata compiutamente in tutte le regioni italiane. Allo stato attuale la parte centrale della penisola è parzialmente coperta dagli apparati operativi o in fase di ultimazione delle Regioni Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Abruzzo. Rimane da realizzare il radar della porzione centro adriatica della penisola da ubicare nella nostra regione. L’impianto, come gli altri già operativi a livello europeo ed italiano, verrà realizzato tenendo conto delle specifiche di salvaguardia della salute umana e della sicurezza anche sotto il profilo delle emissioni elettromagnetiche. Su queste problematiche la Regione è fortemente sensibile e ha già prodotto attraverso l’Agenzia regionale per la protezione ambientale delle Marche (Arpam) - servizio Radiazioni e Rumore - studi e valutazioni che, durante le conferenze di servizi hanno evidenziato la compatibilità dell’impianto in relazione ai siti individuati sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista del monitoraggio atmosferico».