La prima fase del programma di cooperazione si concluderà entro la primavera
due edifici scolastici finanziati dalla provincia di Ascoli Piceno con le somme risparmiate nell’ambito del proprio programma di edilizia scolastica (l’oramai famoso “otto per mille”).Molto toccante e partecipata le cerimonia di posa della prima pietra che si è svolta martedì mattina presso il villaggio di Arbaya alla presenza delle autorità locali e provinciali etiopi guidate dal presidente Jemberu Molla e della delegazione proveniente dalla nostra provincia guidata dal presidente Massimo Rossi e composta da studenti, docenti e dirigenti scolastici in rappresentanza delle scuole superiori picene oltre alla referente del CVM (Comunità Volontari per il Mondo) Mina Viscione. Numerosissimi gli abitanti che hanno partecipato, soprattutto bambini, che hanno accolto festosamente la delegazione italiana arrivata in un luogo così marginale ed escluso da ogni dinamica di sviluppo umano. L’altra scuola che fa parte della prima fase del progetto di cooperazione sarà realizzata da maestranze locali a Tale, altro villaggio rurale della zona: anche con quella popolazione la delegazione picena ha avuto un suggestivo incontro rimanendo colpita da quanto persone così povere e apparentemente dimesse abbiano consapevolezza dell’importanza dell’istruzione per il futuro della propria comunità. Gli abitanti del villaggio, in segno di gratitudine, hanno inscenato danze tradizionali per auspicare la continuità ed il consolidamento delle relazioni istaurate. Come ha ricordato il presidente Molla, nella provincia del West Belesa esistono appena 44 scuole di istruzione primaria ed un’unica scuola superiore per una popolazione di circa 170.000 abitanti, in buona parte composta da minori: ciò costringe moltissimi bambini a frequentare lezioni in baracche molto precarie o semplicemente all’ombra di un albero, come la delegazione picena ha potuto constatare. Molti altri bambini percorrono invece sino a venti chilometri a piedi per accedere all’istruzione: l’alternativa è rinunciare, con le conseguenze che questo comporta sulla povertà. Nel corso dell’incontro con la comunità locale etiope il presidente Rossi ha dichiarato: «E’ sempre più chiaro che il pianeta in cui viviamo è una casa comune, in cui le nostre scelte ed i nostri comportamenti condizionano realtà che percepiamo come lontane. Se si vuole costruire un futuro di pace e di benessere per questa casa comune, è impensabile che si possano risolvere i propri problemi prescindendo da quelli di tutti gli altri che la abitano. L’intervento intrapreso, quindi, oltre ad essere profondamente giusto e doveroso è anche a vantaggio del futuro della nostra comunità». Prendendo la parola in rappresentanza degli studenti piceni, Giulia Moscardelli ha manifestato il proprio stupore e apprezzamento per come i ragazzi e i bambini del posto, anche in tenera età, diano importanza alla scuola ed ha assunto l’impegno, a nome di tutti gli studenti partecipanti, di raccontare a tutti i coetanei le forti impressioni suscitate da questa preziosa esperienza. La prima fase del programma di cooperazione coordinato dalla Comunità Volontari per il Mondo si concluderà entro la primavera con l’apertura delle prime due piccole scuole cofinanziate con circa 40.000 euro dalla Provincia di Ascoli. La seconda fase prevede la realizzazione di altri due edifici in altri villaggi della stessa zona per un ulteriore stanziamento di circa 70.000 euro. L’importo complessivo delle due trance corrisponde infatti all’otto per mille di quanto la Provincia di Ascoli ha investito per l’edilizia scolastica nel biennio 2006/2007: una piccola quota di ciò che spendiamo per i nostri ragazzi per raggiungere un obiettivo significativo a vantaggio dell’insieme dei ragazzi del mondo.