Convegno l' 8 gennaio alle 17,30 presso la libreria Rinascita
all’agire, tornavamo a ripetere la preoccupazione che non si dovesse solo dividere quasi a metà un territorio, un patrimonio, il personale dipendente ma riorganizzare due nuove realtà istituzionali con una progettazione partecipata e condivisa. Ma era da oltre un anno che evidenziavamo come, nel Fermano, questo genere di urgenze fossero particolarmente sentite e riscontrabili in un “gioco di squadra” che vede costantemente e sistematicamente impegnato il sindaco del Comune Capoluogo, in sinergia con tutti i sindaci dei Comuni interessati. Ci sembra allora inconcepibile come invece da noi quelle medesime esigenze continuino ad essere ancora come trascurate e poco sentite. Infatti, tra poco ovvero entro sei mesi (giugno 2008) si dovrà procedere alla divisione dei beni delle due Province e tutto tace sul fronte ascolano! Le tante assenze in commissione sembrano avvalorare le nostre preoccupazioni. E se inoltre, al di là della “logistica” su cui sta lavorando l’attuale Provincia, nulla ancora è determinato concordemente per la progettazione del nostro nuovo Ente, ci troveremmo a dover affrontare un cammino tutto in salita…. con alcuni Comuni che si stanno sempre più “abituando” a procedere in forma autonoma, mentre altri sembrano andare “in ordine sparso”. Ciascuno con i suoi problemi, quasi non vi fossero argomenti di un qualsivoglia interesse territoriale comune. Un discorso analogo si potrebbe avanzare per la parte ascolana della Commissione Paritetica per la divisione del patrimonio. Quale futuro ci attende dopo la divisione in atto? Saranno per noi sostenibili gli oneri così come al momento prospettati? E’ per questi motivi che abbiamo allora deciso di promuovere un convegno. Lo abbiamo programmato per l’ 8 gennaio 2008 alle ore 17,30, presso la Libreria Rinascita. Il tema rispecchia in qualche modo le nostre preoccupazioni: “Chi sta davvero lavorando per la nascita della nuova Provincia di Ascoli Piceno? Contiamoci”. L’invito è fin d’ora rivolto a tutti coloro che dovrebbero essere già operativi e comunque in qualche modo interessati alla nascita di questa nostra nuova entità territoriale: sindaci, politici, partiti, sindacalisti, giornalisti, associazioni… cittadini. Sarà un’occasione per confrontarci, per riflettere, per decidere cosa fare.