«Per il momento l'unico privilegio per il sud delle Marche è fare benzina in Abruzzo»
Le parole fanno riferimento all'esito dell'incontro svoltosi ieri, «per discutere della crisi economica e sociale del Piceno», fra la giunta regionale delle Marche e quella provinciale di Ascoli. «Gli scambi di promesse - osserva - sono stati molti e suppongo che non siano mancati i brindisi. Purtroppo per tutti, però, dalla lettura del bilancio di previsione approvato ieri dal consiglio regionale non emerge neppure una sola iniziativa della Regione in favore del Sud delle Marche che sia sostenuta da una previsione certa e concreta di risorse finanziarie. E non è finita qui - prosegue Castelli - neppure il nuovo piano delle attività industriali, che doveva essere approvato ieri, ma che fortunatamente è stato rinviato, evidenzia aspetti specifici per il Piceno. Anche in questo caso il processo di deindustrializzazione che sta affliggendo il Piceno non sembra un problema per i 'signorotti' di Ancona: neppure una menzione, occasionale o fortuita. Nel corso del bilancio - ricorda Castelli - ho presentato una serie di emendamenti volti proprio a introdurre sgravi Irap in favore delle imprese con sedi operative nel Piceno, ma Spacca in persona ha decretato il suo 'niet' alle mie iniziative. Date queste premesse, quali nuove magie si inventerà il presidente della giunta regionale? Per il momento - conclude Castelli - l'unico privilegio per il sud delle Marche in qualche modo riconducibile alla strategie della regione sta nella possibilità di fare il pieno di benzina approfittando delle pompe dislocate nel vicino Abruzzo. In questo modo, forse, potremo evitare l'aumento di 40 lire al litro deciso dal centro sinistra regionale per tappare i buchi delle finanze regionali. Espatriare per non soccombere. Triste il destino di noi ascolani».