Ad Ascoli andranno 6.670.000 di euro. A Fermo 4.800.000
che ripartisce le risorse già assegnate alle Province di Ascoli Piceno e Fermo dalla Regione col provvedimento dello scorso 5 giugno, rispettivamente 6.670.000 e 4.800.000 euro. Il piano è stato presentato dall’assessore all’Edilizia Residenziale Pubblica Antonio Canzian, dal dirigente del Servizio ing. Ivano Pignoloni e dall’arch. Adele Pellei. Il nuovo piano distribuisce le somme disponibili ai tre comparti di intervento individuati: l’edilizia sovvenzionata (alloggi popolari), destinataria del 50% del totale, l’edilizia agevolata (alloggi a canone moderato) a cui spetta invece il 15% e il rimanente 35% per i “buoni casa” (sostegno alle giovani coppie). I contributi per l’edilizia sovvenzionata, destinati agli Enti Regionali per Abitazione Pubblica (ERAP, gli ex IACP, Istituti Autonomi Case Popolari) e ai Comuni serviranno a realizzare 27 alloggi nella provincia di Ascoli e 19 in quella di Fermo. Gli aiuti per l’edilizia agevolata serviranno invece agli ERAP e alle cooperative e imprese edilizie per realizzare da 17 a 58 alloggi nell’ascolano e da 13 a 42 nel fermano sulla base di un contributo variabile da 17.000 a 57.000 euro a seconda della durata del contratto di locazione (10 anni, 15 anni o permanente). Sia l’edilizia sovvenzionata che quella agevolata devono trovare localizzazione nelle zone definite “ad alta tensione abitativa” che la Regione ha individuato in 4 Comuni per la Provincia di Ascoli (Ascoli, San Benedetto, Monteprandone e Grottammare) e 6 in quella di Fermo (Fermo, Porto Sant’Elpidio, Porto San Giorgio, Sant’Elpidio a Mare, Montegranaro e Monte Urano). La vera novità è rappresentata infine dai “buoni casa”: si tratta di contributi destinati alle giovani coppie, cioè persone sposate da non più di due anni di età inferiore ai 37 anni o coppie in procinto di sposarsi purché effettuino le pubblicazioni del matrimonio o si sposino prima di acquistare l’alloggio e siano entrambi sotto i 35 anni. Le somme assegnate alle coppie variano da 10 a 30 mila euro in base alla fascia di reddito ISEE in cui i due giovani si collocano (I fascia fino a € 19.850,60, II fascia fino a € 23.820,73 e III fascia fino a € 39.701,19). «Con i buoni casa vogliamo riequilibrare la situazione a favore dei piccoli Comuni – ha commentato l’assessore Canzian – privilegiando, inoltre, il recupero dei centri storici, l’accessibilità dei fabbricati e la sostenibilità edilizia sulla base della scala di valutazione definita dall’Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale». Il 42% dei buoni casa sarà infatti riservato ai Comuni delle Comunità montane e delle aree collinari interne con popolazione inferiore ai 1.000 abitanti, il 34% ai Comuni della fascia intermedia collinare o litoranea con popolazione compresa tra i 1.000 e i 7.000 abitanti e l’ultimo 24 % ai Comuni capoluogo e a quelli più popolosi. Le domande per i buoni casa vanno presentate nel Comune presso cui si intende acquistare o recuperare l’alloggio a partire dal 7 gennaio 2008: la scadenza è fissata per il 7 marzo.