Oltre 23 milioni per 47 interventi sul suolo. 33 milioni destinati per i litorali
dal ministero dell’Ambiente, per la difesa del suolo e della costa. Questa è la sintesi della conferenza stampa presieduta dal presidente della giunta regionale, Gian Mario Spacca e dall’assessore alla Difesa del suolo, Gianluca Carrabs, illustrando l’elevata instabilità del territorio marchigiano. Il decreto ministeriale assegna questi fondi per realizzare sia intereventi di bonifica delle aree sottoposte a frane, riducendo il rischio di esondazione, attraverso opere idrauliche sui corsi d’acqua, sia per la gestione delle aree costiere. «Il nostro territorio è molto bello e vario – ha sottolineato Spacca - ma sotto questi aspetti, che caratterizzano il paesaggio delle Marche, ci sono delle fragilità. Ed è per questo che è necessario intervenire preventivamente per tutelare la bellezza del nostro ambiente. Il finanziamento ottenuto è importante perché dà il segno della crescita di attenzione che progressivamente la nostra regione ha presso il Governo nazionale. Infatti, rispetto ai progetti che le altre regioni hanno presentato, la nostra regione ha acquisito i fondi per una logica progettuale, cioè valgono sia per la correttezza sul piano formale che per la priorità degli interventi da realizzare». «Le Marche – ha precisato Carrabs – sono una regione il cui territorio è particolarmente vulnerabile e l’indice di franosità della nostra regione, cioè il rapporto tra la superficie in frana e la superficie delle aree collinari e montane, risulta il terzo dopo la Lombardia e l’Emilia Romagna. Più di 23 milioni di euro è il finanziamento assegnato ed è di gran lunga superiore ai fondi ordinari per realizzare quarantasette interventi che interessano i territori della province marchigiane, tutte ubicate in contesti geomorfologici differenti: aree montane, collinari, fluviali, costieri e zone urbanizzate soggette a rischi naturali. Le opere interesseranno la bonifica di frane, i corsi d’acqua, la sistemazione di tratti di sponda fluviale o la realizzazione di casse di espansione, nonché opere di difesa costiera. Più di 33 milioni di euro, invece, le risorse assegnate per intervenire sulla nostra costa attraverso il ripascimento con sabbia lungo il litorale di Ancona (Torrette), Falconara e Senigallia, tra Civitanova Marche e Grottammare, il ripascimento con materiale ghiaioso lungo il tratto costiero tra Sirolo, Numana e Porto Recanati e per l’individuazione, lungo l’asta del fiume Esino, di zone di sovralluvionamento. Inoltre, i fondi serviranno per intervenire a Fiorenzuola di Focaia di Pesaro, lungo la falesia del San Bartolo, realizzando opere di difesa costiera al piede del versante per ricostruire la spiaggia e per contenere sul pendio il fenomeno franoso. Per tali interventi, necessari per tutelare le vite umane, il tessuto urbanistico e infrastrutturale, le attività economiche, le risorse naturali e ambientali, saranno utilizzate, dove possibile, tecniche e metodologie a basso impatto ambientale privilegiando l’ingegneria naturalistica per quanto riguarda la sistemazione delle frane, mentre per la ricostruzione del profilo costiero verrà utilizzato materiale idoneo».