Sciamanna, a Folignano un'opera incompiuta

Sciamanna, a Folignano un'opera incompiuta

Il consigliere Luigi Sciamanna critica le scelte dell'amministrazione

Si tratta della controversa realizzazione della strada “Cecabiocche”. Da una parte, noi che ci siamo opposti e ci opponiamo ravvisando l’inutilità di una spesa che supererà il milione di euro, stante la prevista scarsa fruibilità della stessa, anche in virtù del fatto che risulterà monca, in quanto il comune di Ascoli non realizzerà la parte che insiste nel suo territorio. Inoltre in ogni passaggio abbiamo denunciato la superficialità nella progettazione, nonché le difficoltà di realizzazione a causa della natura franosa del territorio dove doveva realizzarsi la strada. Dall’altra parte, la maggioranza di centro destra che si ostina a procedere con una non meglio precisata motivazione di creare un accesso alternativo alla città di Ascoli. Questa volta siamo stati profeti in patria, oppure più semplicemente la nostra conoscenza della natura del territorio in cui viviamo, ha superato le conoscenze scientifiche dei tecnici che hanno valutato e disposto le modalità degli interventi da realizzare. Nella prima stesura il progetto  non teneva conto delle colline da spianare, quindi variante; a lavori iniziati frane che hanno determinato ulteriore variante tanto da ottenere una strada con tracciato ridisegnato, più stretta, senza marciapiedi  senza asfaltatura e più costosa. Abbiamo, comunque continuato a denunciare l’insufficienza delle soluzioni proposte, stante la natura franosa del terreno. Anche i cittadini frontisti, che dovrebbero essere i primi fruitori della strada, hanno manifestato di non gradirla, infatti, preoccupati per i danni subiti dalle frane e per il pericolo persistente, hanno dato mandato all’avv. Barbara Gagliardi, per il ristoro dei danni subiti e per segnalare all’Amministrazione Comunale il pericolo costante in relazione a come si procedeva nella realizzazione dell’opera. Tutte le preoccupazioni nostre e dei cittadini sono risultate fondate. Infatti le opere di contenimento, costate qualche centinaia di migliaia di euro, non hanno retto il peso della spinta del terreno e sono state sradicate dai recenti movimenti franosi. Solo la sorte ha evitato la morte dei lavoratori essendo essi assenti al momento della frana. Noi non sappiamo a chi sia ascrivibile la responsabilità del disastro, ma una cosa è certa, noi l’avevamo detto. La cosa che non si capisce è: come mai se coloro che dovrebbero essere i primi utilizzatori della strada non la vogliono e come mai nonostante le citate difficoltà di realizzazione con i relativi alti costi, l’Amministrazione vuole a tutti i costi completare l’opera? Noi riteniamo che si debba ultimare solo la parte iniziale, che consiste nella sistemazione di via Roma e interrompere immediatamente ogni ulteriore intervento al fine di evitare l’inutile spesa di ulteriori centinaia di migliaia di euro che andrebbero ad incrementare i 9 milioni di debiti del bilancio del Comune. Sulle eventuali responsabilità delle frane e dei muri di cemento armato spezzati, saranno le carte bollate ad individuarle presso le Istituzioni competenti, avendo già i cittadini frontisti dato mandato ad un avvocato per essere risarciti. Intanto i tutti gli errori, continueranno a determinare il costante ed inarrestabile aumento delle tasse che i Folignanesi versano nelle casse comunali, anche per pagare opere inutili inadeguate ed incompiute».