/Crisi industriale e lavoro non interessano a Celani e alla destra ascolana
Crisi industriale e lavoro non interessano a Celani e alla destra ascolana
Bocciato un ordine del giorno dell'opposizione che impegnava il Comune per 100 mila euro
Si è alzata forte la richiesta di un forte impegno delle istituzioni, in primis del Comune di Ascoli, da parte delle maestranze della Ahlstrom, delle Organizzazioni Sindacali e di categoria. A fronte di ciò il Sindaco Celani e la sua maggioranza non ha trovato di meglio da fare che respingere un ordine del giorno proposto dal centrosinistra che chiedeva un impegno forte, anche economico sul versante della programmazione territoriale. L'idea era di impegnare l'Amministrazione alla ricerca di partnership per partecipare a gruppi di progettazione, promozione e marketing territoriale, al fine di uscire dalla passività e autoreferenzialità sul fronte dell'impegno verso i temi del lavoro e dello sviluppo economico. Un'Amministrazione comunale, quella ascolana, che da anni rimane "piantata" su quattro varianti urbanistiche che non vanno mai (e per fortuna) a compimento per errori tecnici e amministrativi reiterati. Ancora più preoccupante è stato il rigetto della proposta di procedere con sollecitudine all'attuazione del protocollo d'intesa interistituzionale dell'Area Carbon e, in particolare, di valorizzare il Polo scientifico e tecnologico come strumento catalizzatore per l'innovazione del sistema produttivo locale. Un scetticismo preoccupante che rappresenta un'incapacità o almeno una rinuncia da parte della destra ascolana a concorrere nel disegno del territorio della nuova Provincia di Ascoli rispetto all'economia locale. Non possiamo certo immaginare che vengano altri a pensare e dare soluzioni per noi… La classe dirigente del territorio deve avere le idee giuste e le soluzioni opportune che introducano vantaggi e innovazioni. Allora sì che potremo utilizzare le conoscenze e le competenze adatte a tradurre in elementi concreti tutto ciò che è stato maturato e scelto. Il Polo scientifico e tecnologico è un banco di prova per tutti noi ed è ora di aprire una breve ma intensa discussione per riempirlo di contenuti, di saperi e di attività concrete. Non penso proprio che questo sia il momento della lentezza, del fatalismo e della chiusura culturale. Il versante urbanistico dell'area Carbon, che tanto interessa ad improvvisati ambientalisti che sono invece abituali profeti della bontà sociale del carico urbanistico sulla città, deve essere trattato con cura e rispetto della sostenibilità. Sono sempre convinto che la residenzialità deve interessare un terzo dell'area e non di più e che ci debba essere un'attenta valutazione sul piano architettonico e sulla qualità dei manufatti. Non dobbiamo prendere per buono tutto quello che viene proposto solo per stringere le intese, ma occorre far partecipare la città alle decisioni sul proprio futuro a partire dagli indirizzi sul PRG. Altre città hanno trovato occasioni come queste per valorizzarsi ed diventare attrattive attraverso la realizzazione di progetti innovativi e manufatti di assoluto interesse artistico e architettonico. Se non cambiamo velocità vedremo una progressiva perdita di ruolo del capoluogo Piceno che verrà soppiantato progressivamente da altre realtà più dinamiche, come San Benedetto e la Vallata del Tronto, capaci ora di dare più contributi e idee e che un domani vorranno essere riconosciuti come gli unici soggetti capaci di guidare e orientare per attrarre investimenti e risorse. Le esternazioni del Sindaco Gaspari di qualche tempo fa devono farci riflettere. La città di Ascoli deve essere impegnata fortemente sul piano istituzionale insieme alla Regione e alla Provincia che lo stanno già facendo con Agostini, Rossi e Mandozzi, per definire progetti per il futuro e soluzioni per i problemi immediati. Non credo in ogni caso che, per indole e cultura politica, questa destra cittadina con il Sindaco Celani in testa siano in grado di farlo, perché il loro pensiero e il loro impegno è orientato solo alla "cannibalizzazione" del territorio comunale; con la buona pace di tutti.