«Il no alla centrale non rappresenta una chiusura netta a qualsiasi progettazione»
turbogas di cui si parla da diverse settimane, riaprendo di fatto il termine di 45 giorni per la presentazione delle osservazioni (non appena avverrà la pubblicazione sul BUR). L'amministrazione comunale di Folignano si era già mossa da tempo e, come fa sapere il presidente del Consiglio comunale di Folignano, Daniele Ricciotti, «nella riunione del 30 novembre il consesso folignanese aveva delineato le strategie più opportune per seguire da vicino e con occhio attento e critico la vicenda della centrale turbogas che la SEA prevede di costruire in zona Marino del Tronto, a due passi dall'abitato di Villa Pigna. Al termine della discussione il consiglio comunale ha approvato all'unanimità un documento unitario, stilato nei giorni precedenti dalla presidenza di concerto con il consigliere Luigi Sciamanna, in cui è emersa tutta la preoccupazione dei gruppi consiliari di maggioranza e di opposizione: oltre a convenire all'unanimità sul metodo adottato dalla presidenza del consiglio comunale nella gestione della vicenda, si è dato atto che il "NO" alla centrale - così come è stata proposta nel progetto preliminare - non rappresenta una chiusura netta ed ideologica a qualsiasi progettazione, bensì rappresenta un segnale che mira ad ampliare la discussione sulle varie possibilità offerte dalle attuali conoscenze tecniche, aprendo a soluzioni alternative dal minor impatto ambientale e che non vadano inutilmente a stravolgere la vita dei cittadini per una sovrapproduzione di energia elettrica in favore del profitto di qualche industriale. I consiglieri, inoltre hanno espresso amarezza per la totale assenza di posizione assunta dalle amministrazioni locali, ad eccezione del sindaco di Maltignano Falcioni, sulla turbogas. Un silenzio che non può non destare preoccupazioni e non lascia spazio a molte interpretazioni. I punti salienti che caratterizzano il documento unitario riguardano il dimensionamento del progetto, i toni sommessi con cui è stato presentato, la difformità dai criteri posti alla base del PEAR (Piano Energetico Ambientale Regionale) sul principio di ecoefficienza energetica per le applicazioni di area industriale omogenea e sul criterio della produzione distribuita e non concentrata di energia (enunciati del punto 2 e 4 del documento di sintesi del PEAR). Si è convenuto anche sulla esigenza che, prima di autorizzare determinati impianti, la Provincia approvi un proprio Piano Energetico dalle risultanze di uno studio approfondito e particolareggiato, sui luoghi di domanda e deficit di energia, con il coinvolgimento effettivo e fondante di tutte le amministrazioni comunali, favorendo sostegni concreti e immediatamente accessibili alle realtà locali ed anche alle domestiche, compatibilmente e in aggiunta, eventualmente, al sistema di incentivazioni attivato dallo Stato centrale, oltre ad approfondire la ricerca della produzione di energia da fonte rinnovabili, mediante le professionalità che già operano nelle strutture pubbliche e private. Sarebbe un ulteriore contributo un maggiore coinvolgimento degli Istituti a partecipazione pubblica e del sistema universitario per individuare un numero discreto di interventi tra quelli più promettenti, sui quali puntare per stimolarne la ricerca ed ottenere ricadute positive anche nel breve periodo, con la priorità alla ricerca della produzione di energia da fonte rinnovabili, eolica, biomasse, biocarburanti e geotermia. Il Comune di Folignano promuoverà tutte le iniziative di pubblicità della progettazione preliminare ora depositata e, vista la riapertura dei termini per la presentazione delle osservazioni, produrrà tutte le valutazioni che proveranno le ricadute sulla vita quotidiana dei cittadini, valutando le eventuali ulteriori azioni a contrasto di impianti inutilmente sovradimensionati che andrebbero a minare, sotto molti aspetti la salute pubblica (inquinamento ambientale, acustico, modifiche del microclima locale ecc…)».