DcA, i pensionati sono i nuovi poveri

DcA, i pensionati sono i nuovi poveri

«Le esigenze di una persona anziana sono superiori a quelle di altri»

«Perché? – spiega Petrelli della DCA - Anche un dirigente d’azienda che percepiva un buon stipendio mensile di cinque milioni, oggi ha una pensione di duemila e 500 euro. Certo può essere una cifra che a tutta prima può permettere di vivere decorosamente in due. Ma spesso si tratta di anziani che hanno bisogno di una badante o di cure particolari; e allora quella pensione, che pur sembrava ‘non male’, si dimezza - se non peggio - e avvicina il percettore alla soglia della povertà. Oltreciò , non va dimenticato che questi ‘fortunati’ non possono contare su una rivalutazione contrattualistica che, invece, ad esempio, si verifica per i lavoratori dipendenti. E, ancora: un funzionario dello Stato che prendeva duemilioni di stipendio, oggi ha una pensione di mille euro. Un impiegato che prendeva un milione e mezzo al mese oggi percepisce una pensione intorno ai 750 euro. Insomma il funzionario è povero, l’impiegato è povero, l’operaio è povero. E anche chi è andato in pensione con uno stipendio di cinque milioni mensili, oggi pari a 2500 euro, può solo permettersi di condurre una vita al limite del normale, stando attento alle spese, anche quelle essenziali, né più né meno come devono fare, ovviamente con maggiori affanni, quelli meno fortunati di lui. A parte quelli della fascia bassa, anche i dirigenti di una volta sono dunque, poveri , anche perché non va dimenticato, le esigenze di una persona anziana sono superiori a quelle di altri». «La DC per le Autonomie – conclude Petrelli che è anche vicesegretario Provinciale - intende aprire un dibattito sul territorio su questa triste realtà e contribuire alle misure per fronteggiarla».