Casini: amministrazione incapace sul Polo universitario

Casini: amministrazione incapace sul Polo universitario

«I ritardi imputabili solo all'incapacità ormai conclamata di questa Amministrazione»

Con queste parole Anna Casini, consigliere comunale del PD commenta la situazione che si è creata intorno al progetto Polo Universitario. «Ancora lamentele, ancora presunte congiure di Enti e di istituzioni, persino del TAR Marche tutti uniti e coesi in un unico obiettivo: ritardare l’iter di approvazione del polo universitario di Ascoli Piceno. Il Sindaco Celani pensa davvero che i cittadini siano cosi sciocchi da credere che la Regione, la Provincia il Tribunale Amministrativo Regionale e l’Autorità di Vigilanza dei Lavori Pubblici non abbiano altro da fare che ordire congiure contro di lui e la sua Giunta? Ma siamo seri la città ha bisogno di concretezza, di rigore; rifletta Celani piuttosto sul tempo perso, nel caso del polo universitario oltre 8 anni, 8 anni di chiacchiere, di procedure pasticciate, di iter bloccati perché non conformi alle normative vigenti. L’aspetto più drammatico è che l’inammissibile ritardo nella approvazione del progetto ha comportato sia una svalutazione del finanziamento erogato dalla Regione Marche sia purtroppo la perdita di opportunità per la crescita e lo sviluppo dell’Università ad Ascoli a causa della mancanza di spazi didattici adeguati. I ritardi sono imputabili unicamente alla incapacità ormai conclamata di questa Amministrazione Comunale di portare avanti un solo progetto per la città. Sono anni che si naviga a vista, non un’idea, non un accenno di programmazione, solo embrioni di progetti puntuali ed episodici dettati da esigenze contingenti o da intuizioni estemporanee di soggetti privati che non si ha e non si ha avuto la forza amministrativa e politica di perseguire e portare a compimento. Nessuna idea di Città, nessuna programmazione e il nuovo Piano Regolatore Generale è ormai diventato una chimera. Sono troppi anni che il Sindaco ripete che in tempi brevi inviterà i cittadini a consigli aperti per discutere di urbanistica e di programmazione del territorio comunale e che dichiara che siamo entrati nell’anno del Piano Regolatore per essere davvero credibile. La realtà è un’altra: una situazione urbanistica disastrosa un Comune dove non ci sono aree edificabili, neppure per l’edilizia economica e popolare, amministrato da chi non è in grado di esprimere politiche di sviluppo, ipotesi di incentivi alle imprese per il recupero degli immobili del centro storico o previsioni di opere pubbliche e servizi. Mi auguro di sbagliare, e soprattutto lo auguro alla Città, ma non vorrei che, dovendo necessariamente il progetto del Polo Universitario tornare in Consiglio comunale per l’approvazione, le indignazioni del Sindaco, uscite sui giornali proprio alla vigilia della riunione della Commissione Urbanistica, non siano foriere di ulteriori problemi irrisolti (quadro economico) e non costituiscano l’ennesimo tentativo di trovare capri espiatori. Sui temi della mia città come ho detto non mi viene da sorridere ma certo leggere ed ascoltare le dichiarazioni entusiastiche di autorevoli membri della Giunta per la realizzazione di pavimentazioni stradali, marciapiedi e rotatorie e non averli mai sentiti parlare ad esempio di infrastrutture e di viabilità mi induce in tentazione».