Rossi: «Scopo di questo incontro è raccogliere le osservazioni»
Insieme al presidente della Provincia Massimo Rossi, hanno partecipato all’incontro l’assessore all’Ambiente Manuela Marchetti, il dirigente del servizio Ambiente della Provincia Roberto Fausti e il professor Fabio Polonara, docente del politecnico delle Marche, nonché estensore della proposta di piano che vuole rispondere alle esigenze energetiche della Provincia e mettere a sistema le azioni da intraprendere in questo settore in un orizzonte temporale che si spinge al 2015. Tra gli obiettivi della programmazione provinciale orientata allo sviluppo sostenibile c’è quello di fornire un contributo al pareggio tra domanda ed offerta di energia (così come perseguito dal Piano energetico regionale) mediante soluzioni di medio e lungo termine legate all’efficienza energetica e alle fonti rinnovabili soprattutto del fotovoltaico, tenendo presente che l’Unione Europea ha pianificato di coprire entro il 2020 il fabbisogno energetico per il 20% con fonti rinnovabili e di ridurre del 20% l’emissione di CO2 nell’atmosfera. «Scopo di questo incontro – ha sottolineato il presidente Rossi – è raccogliere le osservazioni al Peap alle quali cercheremo di dare risposta nell’ambito di un percorso di partecipazione e condivisione che ci porterà anche a confrontarci con le autonomie locali prima dell’approvazione del documento in Consiglio provinciale». «Siamo in assenza del piano energetico nazionale e ciò lascia libertà ai territori a fare le scelte che ritengono più opportune con grande senso di responsabilità da parte di tutti – ha spiegato Polonara – scelte che saranno fondamentali, considerato che nelle Marche solo il 50% del fabbisogno di energia elettrica è coperto con fonti proprie. Una percentuale che scende il 15% nella provincia di Ascoli Piceno». Per quanto riguarda l’eolico a terra, la particolare orografia provinciale consente solo impianti di piccola taglia che non danno dei grandi margini di contributo energetico per il fabbisogno provinciale. Maggiori possibilità proverrebbero in futuro dall’eolico in mare per la presenza di fondali adeguati e buona ventosità confermata da studi dell’ENEA. Sul fronte dell’utilizzo delle biomasse la linea guida del Piano è produrre energia senza distogliere l’agricoltura dalla copertura dei fabbisogni alimentari: ciò significa potenze non oltre i 24 MW elettrici ed accordi di filiera che la Provincia ha promosso per la possibile realizzazione di piccole centrali di cogenerazione da circa 300 kW ciascuna. Molto interesse ha destato nell’uditorio l’esposizione del Piano: dai rappresentanti delle associazioni sono arrivate perplessità in ordine all’utilizzo dell’eolico, la richiesta di maggiore attenzione per la produzione di energia da fonti alternative da parte delle singole amministrazioni comunali mentre molto spazio ha occupato la discussione sulla progettata centrale a cogenerazione da ubicare in Comune di Ascoli. A tale proposito, il presidente Rossi ha rimandato l’approfondimento di tutte le problematiche in sede di inchiesta pubblica che si terrà il 19 dicembre presso la cartiera papale di Ascoli Piceno per iniziativa della Regione, titolare del procedimento di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), e della SEA, la società che ha presentato l’istanza di autorizzazione alla costruzione ed esercizio dell’impianto.