Brugni: la Provincia è contro Ascoli

Brugni: la Provincia è contro Ascoli

«Ascoli ha l'unica colpa di essere amministrata dal centrodestra»

«Purtroppo è ormai diventato un incontrovertibile dato di fatto su come tutta la sinistra al governo della Provincia, della Regione e dei vari enti partecipati stia elaborando una vera e propria strategia contro il Comune di Ascoli Piceno, l'unica colpa essere amministrato dal centrodestra. Questa forse la loro ancora di salvezza, l'unico collante che tiene unita la coalizione in Provincia, l'astio verso gli ascolani, MASSIMILIANO BRUGNIcolpevoli di non averli votati. Nel giro di qualche giorno gli episodi si moltiplicano, ultimatum contro la discarica di Relluce, risorse economiche "congelate" alla quintana dalla Regione perché a dire di Agostini troppo politicizzata, mentre butta soldi dalla finestra per Ancona con la sua giunta regionale, incolpando il mondo quintanaro di una politicizzazione offensiva ma che lui vorrebbe creare a suo interesse. Addirittura dirigenti provinciali che emettono degli ultimatum contro il Sindaco di Ascoli per la pista ciclabile. Adesso anche la mozione, votata dalla maggioranza in Consiglio Provinciale, contro Ascoli e la gestione del polo universitario firmate dai consiglieri provinciali Bruni, Re e Stracci. Che bravi!!! Sottolineando la scorrettezza istituzionale, aumentata dal fatto che i consiglieri in questione ricoprono incarichi importanti anche nel Consind dove Re è il presidente e nell'ATO delle acque dove Stracci è il presidente. La domanda è spontanea potranno i soggetti in questione al governo degli enti citati, difendere gli interessi di Ascoli e degli ascolani offuscati da così grande spirito politico di parte? Disposti a firmare mozioni a senso unico, saziando la sete di "vendetta" dei consiglieri comunali ascolani d'opposizione, dando precedenza all'interesse politico di parte rispetto a quello di tutta la collettività. Auspichiamo invece che i consiglieri Stracci, Bruni e Re utilizzino il proprio tempo per accellerare l'iter del polo iniversitario visto i veti incrociati di Regione e Provincia, dove loro sono al governo, invece di preparare vuoti documenti che vogliono solo ricomporre divisioni all'interno della propria maggioranza politica. Purtroppo però anche questo ulteriore documento di censura contro il Comune di Ascoli ci convince che dietro c'è una strana strategia politica e visto che questa volta l'aggravante è che due firmatari hanno degli incarichi importanti è doveroso chiedere le dimissioni di Re e Stracci... utilizzeranno lo stesso metodo a garanzia di una parte politca nel governo del Consind e dell'ATO che li potrebbe portare ad adottare provvedimenti contro il Comune di Ascoli? Visto il dubbio che si insinua automaticamente nelle menti degli ascolani sarebbe giusto lasciare il posto a persone più super partes nelle decisioni e più aperte nei rapporti nonsolo con il capoluogo... a garanzia di tutti i cittadini».