Ato, approvato l'affidamento alla Ciip

Ato, approvato l'affidamento alla Ciip

L’atto deliberato comprende anche la “Carta dei servizi”, per le garanzie e i diritti dei cittadini

L’Assemblea generale dell’Ente ha infatti approvato all’unanimità l’affidamento in house del servizio idrico integrato alla CIIP spa per 25 anni. Approvato all’unanimità, con circa l’80% delle quote societarie presenti in assemblea, anche il piano d’ambito che prevede massicci investimenti nei 59 Comuni di competenza: ben 337 milioni di euro per 893 nuove opere pubbliche ed interventi  di manutenzione straordinaria riguardanti l’intero ciclo delle acque: dalla captazione, all’adduzione, alla depurazione e distribuzione per usi civili e industriali. «Ringrazio i componenti del cda, tutti i sindaci soci dell’Ato, il precedente consiglio di amministrazione,  i tecnici ed i collaboratori che hanno lavorato con passione ed impegno per conseguire questo risultato straordinario -  ha dichiaro il presidente dell’Ato 5 Stefano Stracci – giunge infatti a compimento un percorso complesso che segna un’autentica rivoluzione culturale e amministrativa confermando nel nostro territorio l’acqua come un bene pubblico e dando vita ad una programmazione che, affrontata con approccio scientifico, offre certezze ai cittadini, alle generazioni future e, soprattutto, tutela l’ambiente». «Questo piano d’ambito presenta due elementi estremamente positivi – ha evidenziato il presidente della Provincia Massimo Rossi – è stato innanzitutto costruito con competenze interne e ciò ha consentito di acquisire un know how a disposizione del territorio; in secondo luogo è il frutto di una programmazione realizzata  con il metodo partecipativo e il contributo determinante dei sindaci  che hanno guardato al disegno complessivo piuttosto che agli interessi di parte dando prova di grande maturità ed equilibrio». I contenuti tecnici del piano d’ambito, che ha sull’indotto del territorio un potenziale impatto stimato in un miliardo di euro, sono stati illustrati dall’ing. Michele Laorte, direttore dell’ATO e dall’ing. Paolo Ziani coordinatore del gruppo di lavoro tecnico che è stato impegnato per un monte complessivo di oltre 9 mila ore lavorative. «Le risorse finanziarie contemplate nel piano verranno impiegate per il 44,84% nella parte acquedottistica, per il 28,22% nella rete fognaria, mentre il 28,11% sarà destinato alle strutture della depurazione con un 6,83% residuo per gli investimenti di carattere gestionale -  ha spiegato l’ing. Laorte - indicando come caratterista essenziale del documento la sostenibilità economica  e finanziaria del piano che garantisce l’effettiva realizzazione degli investimenti programmati. Per quanto riguarda la tariffa – ha aggiunto Laorte – l’aumento non potrà superare la soglia del 4,5% e sarà commisurato ai reali investimenti effettuati dalla Ciip spa». L’atto amministrativo deliberato comprende anche la “Carta dei servizi”, che stabilisce le garanzie ed i diritti dei cittadini circa la fruizione del sevizio e la convezione che disciplina il rapporto tra l’Autorità d’ambito e la Ciip spa in merito alle modalità di gestione del ciclo delle acque.