Anche ad Ascoli nasce Sinistra Democratica

Anche ad Ascoli nasce Sinistra Democratica

Organizzazione in vista dell'assemblea costituente di dicembre a Roma

del movimento durante una conferenza stampa presso la sala convegni della Libreria Rinascita di Ascoli. Oltre cento le iscrizioni al movimento locale. Tra gli altri anche Marco Andreucci e Angelo Alfonsi. «La sinistra se divisa, è poco incisiva, a livello sia locale sia nazionale – prosegue Catalucci – EMIDIO CATALUCCISinistra Democratica è un elemento nuovo e necessario. Dopo 7 mesi di confronto e discussione, noi di Sinistra Unita, un vero e proprio laboratorio ascolano, abbiamo aderito a questo nuovo movimento. Ci è infatti sembrato lo scioglimento finale, l'approdo utile per dare forza a questo percorso di fase costituente della nuova sinistra». A dicembre nei giorni 8 e 9 ci sarà l'assemblea degli stati generali del movimento a Roma. Nel processo d'avvicinamento a quella data, è previsto giovedì 29 novembre, alle ore 18 presso il Palazzo dei Capitani, l'incontro con l'onorevole Fulvia Bandoli “Unire la Sinistra, ora!” con la partecipazione dei gruppi di Rifondazione, Verdi, e Comunisti italiani. «Cercheremo di realizzare un coordinamento con gli altri partiti di sinistra, in previsione della Costituente – aggiunge Catalucci – Al termine costituiremo una sinistra forte che abbia la possibilità di recuperare quei compagni e quelle personalità che da 15 anni e più, per varie vicissitudini, non si riconoscono in nessuna rappresentanza politica». SD vuole collocarsi a sinistra del neonato Partito Democratico. «Ci siamo ritrovati senza il nostro partito – dichiara Annarita Ancona – Secondo noi i Ds rappresentavano l'etica e i valori della sinistra italiana». «Nel novembre del '67 ho aderito al PCI – afferma Adelmo Faini – Oggi ricorrono i miei 40 anni di militanza. Ritengo un percorso naturale rimanere a sinistra». Il problema del lavoro nel Piceno sembra non trovare soluzione. «La crisi è dovuta alla mancanza di infrastrutture – incalza Gianni Ferrante – Ascoli è diventata un'isola non felice. Bisogna ricostruire il tessuto sociale, partendo dal basso. In realtà manca anche una reale concertazione tra le parti, serve coesione tra le varie istituzioni. Se arrivano tante voci disparate a Roma – prosegue – nessuno le ascolta». «Abbiamo fatto richiesta al sindaco Celani, circa un mese fa – precisa Catalucci – per un Consiglio comunale aperto sulla questione del lavoro. Ancora non abbiamo ricevuto risposta».