Turbogas, Folignano dice no

Turbogas, Folignano dice no

Ricciotti: «Oltre all'anidride carbonica, il vapore non potrà non arrecare mutazioni al microclima»

«L'Amministrazione comunale di Folignano, seriamente preoccupata per le notizie apparse nell'ultimo periodo a mezzo stampa, a proposito dell'installazione di una potente centrale nei pressi della zona industriale limitrofa all'abitato di Villa Pigna, intende promuovere azioni volte ad evitare una tale dannosa presenza. In tal senso, come presidente del Consiglio Comunale, dopo aver indetto una conferenza dei capigruppo giovedì 21 novembre, ho richiesto ed ottenuto la convocazione urgente della commissione consiliare "Ambiente" che si terrà lunedì 26 novembre presso la sala consiliare di Villa Pigna con inizio alle ore 17.30. Saranno presenti i membri della commissione a cui si aggiungeranno tutti gli altri consiglieri comunali ugualmente invitati a portare il proprio contributo alla discussione. Ovviamente l'incontro avverrà a porte aperte e tutta la cittadinanza potrà partecipare seguendo i lavori e all'occorrenza, secondo le possibilità, porre domande e avanzare proposte o suggerimenti. Il tema della centrale turbogas preoccupa in particolare per l'enormità dell'impianto che sarà dotato di quattro ciminiere del diametro di due metri e mezzo alte trenta metri. Secondo il progetto preliminare che si è potuto visionare, la potenza erogata la collocherebbe nella terza fascia prevista dalla Regione Marche, il livello più alto indicato dal piano energetico regionale. Inutile ribadire le preoccupazioni dovute alle emissioni prodotte dalla centrale: oltre all'anidride carbonica, ossigeno, metalli e polveri sottili, il vapore immesso nell'atmosfera non potrà non arrecare mutazioni al microclima locale. Come risulta dalla documentazione, infatti, la temperatura del vapore immesso oscillerà da 90 gradi (funzionamento della centrale a doppio ciclo con riutilizzo dell'energia termica del vapore) ad oltre 500 gradi centigradi (nel caso di combustione del gas metano soltanto). L'indotto in termini di l'approvvigionamento e di funzionamento dell'impianto vedrà la presenza di almeno un paio di automezzi per il rifornimento del materiale necessario, senza parlare dei costi dovuti allo smaltimento dei fanghi di risulta e tutti gli altri materiali utilizzati nel processo di produzione dell'energia elettrica. Inoltre, aspetto non secondario, nel progetto si dichiara esplicitamente che l'acqua utilizzata per il raffreddamento dell'impianto verrà in parte prelevata dalle acque di scarico della cartiera: una domanda sorge spontanea. Nel caso la cartiera dovesse chiudere definitivamente, chi provvederà a fornire le tonnellate d'acqua necessarie per il raffreddamento? Senza parlare, poi, del capitolo dell'inquinamento acustico: ad un metro di distanza dal macchinario, il progetto preventiva una soglia di rumore di oltre 80 decibel. Si tratta di un valore che oscilla tra la cosiddetta "zona di fatica" alla "zona pericolosa" per l'orecchio umano. Quali potrannoe ssere le conseguenze nell'immediato corcondario sia dell'abitato che del locale centro sportivo?
Un'ultima breve considerazione, inoltre, riguarda il progetto preliminare che, limitandosi ad una mera ed accurata descrizione analitica del mega impianto, nulla dice riguardo all'impatto che una tale operazione avrà sulla vita dei cittadini; chiediamo, a nome dei cittadini di Folignano: quale sarà il costo ambientale per tutto il comprensorio? L'entrata in funzione della centrale come cambierà le abitudini di vita dei cittadini e, dettaglio non trascurabile, degli stabilimenti circostanti, alcuni dei quali produttori di generi alimentari (latte, merendine, latticini)? Perchè di tale progetto se ne parla soltanto oggi, nonostante nel progetto risultano scavi e sondaggi effettuati addirittura nel 2006, e cioè un anno fa? E' mai possibile che l'Ente provinciale, così meritoriamente impegnato nella promozione delle energie rinnovabili (installazione di impianti fotovoltaici) e nella distribuzione capillare di lampade a risparmio energetico (con le lampadine distribuite entro luglio scorso si è calcolato un risparmio in termini di emissioni ci anidride carbonica di 2600 tonnellate all'anno), non si preoccupi delle ricadute ambientali di un tale progetto che andrebbe a vanificare gli sforzi fin qui compiuti? E da ultimo, chi c'è dietro questa maxi operazione che, indubbiamente avrà dei profitti a tutto discapito della qualità della vita della vallata del Tronto? A tali domande la commissione convocata ad hoc tenterà di porre delle risposte. l'auspicio della presidenza del consiglio comunale è che tra tutte le forze politiche del territorio si possa trovare un'intesa univoca e chiara esprimendo nel consiglio comunale convocato per il giorno 30 novembre 2007 alle ore 21.30 una posizione unitaria».