Il sindaco: «Il legame con la comunità albanese di Gjirokastra parte da lontano»
E’ avvenuto ieri pomeriggio, nel palazzo municipale, a conclusione di un’intensa due giorni di studi e riflessioni (il convegno internazionale “Centri storici: una risorsa per il futuro”, ndr) sullo stato di avanzamento del programma di cooperazione decentrata (nell’ambito del Progetto Transismic finanziato con i fondi del Nuovo Programma di prossimità Adriatica Interreg IIIA/Phare), che con l’avvio di una pianificazione urbanistica ha portato la località albanese al riconoscimento Unesco di città patrimonio dell’umanità ed ora si prosegue con uno studio di recupero e prevenzione antisismica di entrambi i centri storici. Il primo cittadino di Gjirokastra, Flamur Bime, si è complimentato con il sindaco Luigi Merli per l’alto livello di ospitalità con cui è stato accolto insieme al resto della delegazione albanese, composta anche da alti funzionari ministeriali. Su espressa richiesta, prima di salutare la città, ha visitato i vari uffici municipali per capire meglio l’organizzazione dell’intera struttura comunale. «Il legame con la comunità albanese di Gjirokastra parte da lontano – ricorda il sindaco di Grottammare, Luigi Merli – e cioè dal bisogno di ogni comunità di ricercare equilibri di pace che per varie ragioni sono stati compromessi. Da anni, questa amministrazione è attenta a dinamiche di questo tipo e l’attivazione di progetti di cooperazione internazionale sono ormai un punto cardine della nostra azione di governo. L’iniziativa che si è svolta in questi giorni è l’ulteriore conferma che la collaborazione e l’amicizia tra culture diverse sono ormai valori irrinunciabili su cui basare la crescita culturale, sociale ed economica delle nostre città».