La Regione contro la violenza sulle donne

La Regione contro la violenza sulle donne

Sottoscritto anche un appello contro la tratta degli esseri umani

Una grande manifestazione nazionale dove tutte le donne possano scendere di nuovo in piazza a fianco delle donne vittime di violenza, per i diritti delle donne e per riportare il tema al centro del dibattito culturale e politico. «La vita di molte ragazze e di molte donne – dichiara l’assessore regionale alle Pari Opportunità, Loredana Pistelli – continua a essere spezzata, le loro capacità intellettive e affettive brutalmente compromesse. Il femminicidio per ‘amore’ di padri, fidanzati o ex mariti è una vergogna senza fine che continua a passare come devianza di singoli. Il tema continua a essere trattato dai mezzi di informazione come cronaca pura, avallando la tesi che si tratti di qualcosa di ineluttabile, mentre stiamo assistendo impotenti a un grave rallentamento culturale, rafforzato da una mercificazione senza precedenti del corpo delle donne». I numeri sono impressionanti: oltre 14 milioni di donne italiane sono state oggetto di violenza fisica, sessuale e psicologica nella loro vita; si abbassa l’età media delle vittime; la maggior parte di queste violenze arrivano dal partner o dall’ambito familiare; oltre il 94% non è mai stata denunciata e solo il 18,2% delle donne considera la violenza subita in famiglia un reato. «La violenza sulle donne – continua l’assessore Pistelli - è accettata storicamente e socialmente. Viene inflitta senza differenza di età, colore della pelle o status ed è il peggiore crimine contro l’umanità: quello di una parte contro l’altra. Senza una battaglia culturale che sconfigga una volta per tutte patriarcato e maschilismo, non sarà possibile attivare un nuovo patto di convivenza tra uomini e donne che tanto gioverebbe alla loro civiltà». Accanto all’adesione alla manifestazione di Roma, la Giunta regionale si adopererà affinché in tutti i territori a livello locale si aprano discussioni, vengano organizzate assemblee, riunioni, incontri allargati e realizzate tutte le azioni ritenute valide per la prevenzione di ogni atto di violenza maschile sulle donne, in ragione di un reale cambiamento culturale e politico che sconfigga patriarcato e maschilismo.

La Regione sottoscrive l’appello per prevenire e contrastare la tratta degli esseri umani: La Giunta regionale sottoscrive l’appello per la prevenzione e il contrasto della tratta degli esseri umani promosso dall’AICCRE (Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa), da “Tratta NO!” (progetto Equal di informazione sociale sul tema della tratta degli esseri umani) e dal Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’appello è stato rivolto a tutti i Comuni, le Province e le Regioni d’Italia, nel quadro delle iniziative della campagna informativa nazionale di “Tratta NO!” e ribadisce il ruolo centrale degli enti locali nella concertazione e attuazione di politiche di prevenzione e lotta contro la tratta di esseri umani, a partire da un approccio al tema che acquisisca il concetto di tratta nella sua complessità e come profonda violazione dei diritti umani. L’appello richiama pertanto i poteri locali a dare una concreta attuazione a quanto raccomandato dagli stessi organismi internazionali ed europei e dalla normativa nazionale vigente. Gli enti che aderiscono si impegnano a promuovere una corretta informazione sul tema, sulle politiche di immigrazione legale, sulla concertazione territoriale a guida pubblica, sul rilancio delle politiche di prevenzione e contrasto della tratta di esseri umani nell’agenda politica. La sottoscrizione è stata aperta a gennaio 2007 e a settembre 2007 sono 72 gli enti che hanno aderito (5 Regioni; 14 Province; 51 Comuni, di cui 6 capoluogo di Regione; altre due tipologie di enti). A sottoscrivere l’appello per la Regione Marche saranno l’assessore regionale alle Pari Opportunità, Loredana Pistelli, e la Consigliera di Parità, Paola Catalini.