brutalmente compromesse. Il femminicidio per ‘amore’ di padri, fidanzati o ex mariti è una vergogna senza fine che continua a passare come devianza di singoli. Il tema continua a essere trattato dai mezzi di informazione come cronaca pura, avallando la tesi che si tratti di qualcosa di ineluttabile, mentre stiamo assistendo impotenti a un grave rallentamento culturale, rafforzato da una mercificazione senza precedenti del corpo delle donne». I numeri sono impressionanti: oltre 14 milioni di donne italiane sono state oggetto di violenza fisica, sessuale e psicologica nella loro vita; si abbassa l’età media delle vittime; la maggior parte di queste violenze arrivano dal partner o dall’ambito familiare; oltre il 94% non è mai stata denunciata e solo il 18,2% delle donne considera la violenza subita in famiglia un reato. «La violenza sulle donne – continua l’assessore Pistelli - è accettata storicamente e socialmente. Viene inflitta senza differenza di età, colore della pelle o status ed è il peggiore crimine contro l’umanità: quello di una parte contro l’altra. Senza una battaglia culturale che sconfigga una volta per tutte patriarcato e maschilismo, non sarà possibile attivare un nuovo patto di convivenza tra uomini e donne che tanto gioverebbe alla loro civiltà». Accanto all’adesione alla manifestazione di Roma, la Giunta regionale si adopererà affinché in tutti i territori a livello locale si aprano discussioni, vengano organizzate assemblee, riunioni, incontri allargati e realizzate tutte le azioni ritenute valide per la prevenzione di ogni atto di violenza maschile sulle donne, in ragione di un reale cambiamento culturale e politico che sconfigga patriarcato e maschilismo.
La Regione sottoscrive l’appello per prevenire e contrastare la tratta degli esseri umani: La Giunta regionale sottoscrive l’appello per la prevenzione e il contrasto della tratta degli esseri umani promosso dall’AICCRE (Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa), da “Tratta NO!” (progetto Equal di informazione sociale sul tema della tratta degli esseri umani) e dal Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’appello è stato rivolto a tutti i Comuni, le Province e le Regioni d’Italia, nel quadro delle iniziative della campagna informativa nazionale di “Tratta NO!” e ribadisce il ruolo centrale degli enti locali nella concertazione e attuazione di politiche di prevenzione e lotta contro la tratta di esseri umani, a partire da un approccio al tema che acquisisca il concetto di tratta nella sua complessità e come profonda violazione dei diritti umani. L’appello richiama pertanto i poteri locali a dare una concreta attuazione a quanto raccomandato dagli stessi organismi internazionali ed europei e dalla normativa nazionale vigente. Gli enti che aderiscono si impegnano a promuovere una corretta informazione sul tema, sulle politiche di immigrazione legale, sulla concertazione territoriale a guida pubblica, sul rilancio delle politiche di prevenzione e contrasto della tratta di esseri umani nell’agenda politica. La sottoscrizione è stata aperta a gennaio 2007 e a settembre 2007 sono 72 gli enti che hanno aderito (5 Regioni; 14 Province; 51 Comuni, di cui 6 capoluogo di Regione; altre due tipologie di enti). A sottoscrivere l’appello per la Regione Marche saranno l’assessore regionale alle Pari Opportunità, Loredana Pistelli, e la Consigliera di Parità, Paola Catalini.