Il parere di Massimiliano Brugni: «Nel corso dell'ultimo consiglio provinciale si è discusso dell'annosa questione riguardante la discarica di Relluce. Il documento approvato dalla maggioranza è passato con il voto contrario di AN, perché il centrosinistra non ha voluto recepire un'emendamento che chiedeva di risolvere il problema dei miasmi della discarica e contemporaneamente di dare il via all'autorizzazione della quinta vasca. Il documento della maggioranza invece obbliga a fare i lavori necessari alla sistemazione della discarica per evitare cattivi odori prima dell'autorizzazione alla quinta vasca. Purtroppo il senso cambia notevolmente, il pericolo è quello causato dal fatto che l'esaurimento della quarta vasca è imminente, si è detto dicembre 2007 e l'autorizzazione ed i lavori per la realizzazione del nuovo contenitore dovevano già essere iniziati, cosa accadrà ora, con questo paletto ulteriore? Se già si è in ritardo figuriamoci con l'imperativo approvato nel documento di fare quei lavori prima dell'autorizzazione alla quinta vasca. Dove si porteranno i rifiuti dei 29 Comuni che oggi confluiscono a Relluce, se non si darà il via immediato alla quinta vasca? La visione di AN tiene coscienziosamente conto di tutte le sfaccettature del problema rifiuti, dei cattivi odori che debbono essere bloccati ma ha il riferimento continuo verso il pericolo rifiuti che pende come una spada di Damocle sulla nostra testa. Purtroppo la maggioranza al governo in provincia riguardo al problema "Relluce" ha una visione miope della tematica, offuscata dalla chiusura preconcetta verso il Comune di Ascoli , dietro alla polemica ambientalista si vorrebbero diverse gestioni da quella ascolana, altrimenti non riusciamo a comprendere la chiusura preconcetta verso il nostro emendamento. Ai numerosi quesiti sollevati dalla nostra parte nel consiglio provinciale nessuna risposta. Dove porteremo i rifiuti, cosa accadrà? Faremo la fine della Campania? I cittadini devono conoscere ulteriormente che nel malaugurato caso che Relluce venga chiusa si aumenterà paurosamente la TARSU, la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, nessuno ne parla, ma sarà così. Auspichiamo un'accelerazione dei tempi per il rilascio dell'autorizzazione, nella speranza che i governi della Regione e della Provincia analizzino il problema rifiuti in tutte le sfaccettature, anche quelle che non fanno comodo denunciare con chiarezza (aumento TARSU) per non far diventare il Piceno come la Campania. Le chiusure ideologiche preconcette fanno disastri soprattutto per i cittadini».