Relluce, no dei cittadini alla quinta vasca

Relluce, no dei cittadini alla quinta vasca

«Da sette anni nessuna risposta. Bisogna prima risolvere i problemi del sito»

Prima bisogna risolvere i problemi e i disagi ai cittadini derivanti dalla diffusione dei cattivi odori provocanti dalle quattro vasche attuali e obsolete». Lo ribadisce con forza il coordinatore del Comitato spontaneo di cittadini di Castel di Lama, Mauro Morganti, alla luce del progetto di ampliamento del sito, che ora le istituzioni devono valutare e forse autorizzare. «Nonostante tutte le manifestazioni di dissenso civile che abbiamo promosso e organizzato in questi ultimi anni – dice Morganti – comprese la raccolta di firme e le lettere inviate all’Amministrazione provinciale di Ascoli e alla Regione Marche, evidenziando il fatto che l’eventuale ampliamento aggraverebbe i problemi al territorio limitrofo, esasperando la situazione complessiva, non abbiamo avuto nessun riscontro, nessuna risposta reale da enti e dai soggetti che dovevano decidere sulla vicenda». Morganti ricorda che le prime denunce della situazione locale, e dei miasmi provocati dall’impianto di Relluce «risalgono al 2000, e alle prime lettere inviate agli altri enti dal Comune di Castel di Lama, e che quindi da allora c’è stato molto tempo per affrontare il caso e trovare una soluzione tecnica e adeguata al problema, soluzione che è stata sempre rinviata». Il Comitato cittadino contro Relluce conduce ora la sua battaglia affianco all’Amministrazione comunale lamense, deciso a opporsi a scelte contrarie non solo alle aspirazioni ma anche alla salute stessa delgi abitanti di Castel di Lama, e soprattutto delle frazioni più vicine alla discarica: «Siamo ormai costretti a lottare per avere un diritto, quello alla salubrità dell’ambiente e alla salute che spetterebbe senza discussioni ad ogni cittadino italiano, ma purtroppo questa è la situazione presente. Ora attendiamo segnali positivi da parte delle istituzioni, nelle sedi opportune ( oggi, 15 consiglio provinciale, poi in Regione) : in caso queste non arrivassero valuteremo se intraprendere azioni precise in merito alla vicenda e ai disagi di migliaia di residenti». Da sottolineare che il Comune di Castel di Lama ha appena presentato e inviato alla Regione la sua osservazione tecnica in merito al progetto di realizzazione della “Vasca n.5”, nell’ambito del procedimento relativo al VIA (Valutazione d’impatto ambientale), ex art.9 della Legge 7/2004, valutazione che spetta alla Regione stessa. Nell’osservazione si cita lo studio realizzato dalla  società specializzata incaricata dal Comune di Ascoli di esaminare la portata dell’impatto olfattivo dell’impianto, dal quale emerge che a Relluce i valori di riferimento sono 55 volte più alti della norma, e quindi «inaccettabili per i residenti del territorio».