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Relluce, Rossini: Istituzioni, se ci siete battete un colpo
Il 15 novembre scadono i termini per le osservazioni alla Regione
La scadenza è fissata per giovedi 15 novembre. Mentre l’esaurimento della discarica si avvicina, e il funzionamento dell’impianto di compostaggio dei rifiuti rimane sospeso, il sindaco afferma : «E’ giunto ormai il momento per tutti gli enti e i soggetti coinvolti nella questione di Relluce, di far sentire la propria voce. La Regione – ricorda – ha chiesto a tutti gli enti e le agenzie di esaminare il progetto della quinta Vasca e avanzare le osservazioni, per poter poi valutare il programma complessivo e dare la propria valutazione d’impatto ambientale. Per questo ora siamo nella fase decisiva dell’iter del progetto, e tutti devono ormai prendere posizione sulla vicenda e favorire la soluzione di un problema come quello dei miasmi e dei cattivi odori che la comunità di Castel di Lama subisce e sopporta da tempo – anche ora che il compostaggio è fermo – e che continua a denunciare da sette anni ad oggi. Noi chiediamo quindi che tutti espongano il proprio parere sulla discarica, e comprendano bene che è impossibile approvare un progetto di ampliamento del sito senza aver risolto i disagi e tutte le conseguenze delle emissioni che ammorbano da anni l’aria che si respira nel territorio lamense e in quello limitrofo, a causa del cattivo funzionamento dell’impianto esistente». Un impianto di quattro “vasche”, che anche uno studio di una società specializzata, richiesta di una relazione da parte del Comune di Ascoli, ha confermato rilasciare emissioni biolfattive superiori ai limiti consentiti dalla legge. Anche per questo il progetto tecnico appunto della quinta vasca - che dovrebbe ampliare Relluce per circa un terzo delle attuali dimensioni – e che la Regione dovrà esaminare, prevede già interventi che riducano l’impatto ambientale di tali emissioni, interventi invece che non sono mai stati realizzati sulla discarica attuale. «Non basta prevedere l’attuazione di sistemi di gestione e controllo più moderni solo per il futuro – sottolinea il sindaco Rossini – ma valutare anche i problemi attuali che continua a subire la nostra collettività, e quindi trovare subito tutte le risorse necessarie per favorire un migliore e più corretto funzionamento anche degli impianti presenti e del sito nel suo complesso, senza ulteriori rinvii. Tutti le istituzioni e gli enti coinvolti nella questione devono capire questa situazione e far sentire la propria voce sul caso, prima che si arrivi alle autorizzazioni definitive».