Castel di Lama, An: no alla vendita dell'ex-maglificio

Castel di Lama, An: no alla vendita dell'ex-maglificio

Cori: «Ci spieghino perché quello stabile da 15 anni versa in uno stato di semi abbandono»

«Come già denunciato da tutto il centrodestra – afferma Cori -, la vendita dell’ex-maglificio non ha senso. Dopo tanta pubblicità il risultato è stato appunto un deserto. Avere l’intenzione di vendere un edificio facilmente recuperabile e riadattabile alle esigenze della comunità Lamense, per scovare soldi destinati alla costruzione di un nuovo “mostro” edilizio nei pressi di una zona di valore naturalistico è la testimonianza di come l’Amministrazione guidata dal sindaco Patrizia Rossini persegua la desertificazione delle idee ragionevoli. Vendere un edificio a 700 mila euro - aggiunge Cori - con l’intenzione di spenderne altrettanti, se non molti di più, per edificare una mostruosità è un paradosso. Con cifre ben inferiori si potrebbe recuperare lo stabile e adibirlo sia a rimessa mezzi che ad uffici, magari da assegnare alle tante realtà associative presenti sul territorio che da sempre si sentono rispondere: non abbiamo spazi». Il membro del centrodestra rincara la dose: «Ma siamo certi che il gruzzolo atteso dalla vendita sia veramente destinato a quello che dicono? O magari serve a far cassa con la quale iniziare il completamento delle tante opere promesse e mai realizzate? Il dubbio ci sorge legittimamente. Non vorremmo che quest’operazione serva a finanziare i soliti interventi urbanistici in prossimità della prossima campagna elettorale della Rossini con il Partito Democratico. Ci spieghino poi - conclude Cori- perché quello stabile da quindici anni versa in uno stato di semi abbandono. Molte sono state le lamentele dei residenti della zona in tal senso, ma nulla è mai stato fatto. E pensare che è proprietà del comune….roba da Gabibbo».