La riunione si è poi snodata sui problemi delle singole comunità
Il territorio è a cavallo di due parchi nazionali (Gran Sasso e Laga). La Giunta provinciale al completo ha incontrato amministratori e cittadini dei Comuni di Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Montegallo, Palmiano, Roccafluvione e Venarotta. I Sindaci presenti hanno espresso vivo apprezzamento per questo ciclo di incontri periodici promosso della Provincia che punta a mettere “a sistema” in modo coordinato e partecipato le azioni, specie dei piccoli Comuni, soprattutto in vista dell’assegnazione delle risorse dei fondi strutturali comunitari che premieranno una progettualità “a rete”capace di portare valore aggiunto e sviluppo con interventi collegati all’identità profonda del territorio. Il recupero e rivitalizzazione dei borghi montani abbandonati, la manutenzione dei sentieri, l’estensione della banda larga e la valorizzazione delle terme sono stati individuati come i possibili temi principali su cui concentrare progetti e sinergie in una logica di integrazione che vedrà l’Amministrazione Provinciale svolgere la funzione di raccordo delle proposte presentate. La riunione si è poi snodata sui problemi delle singole comunità. «Ringrazio per aver scelto Arquata come sede di questo incontro – ha esordito il sindaco Aleandro Petrucci - puntiamo alla Salaria e sulla produzione di energia: abbiamo nella zona industriale un progetto con gli oli rigenerati e su questo chiediamo il sostegno della Provincia. Importante – ha continuato Petrucci – è la questione della modifica del regolamento del taglio boschivo decisa dal commissario straordinario del Parco senza coinvolgere le comunità locali e il problema dell’abbattimento selettivo dei cinghiali». «Valorizzare la risorsa termale a livello intercomunale in una prospettiva di marketing culturale – ha dichiarato il sindaco di Acquasanta Terme Barbara Capriotti – costituisce una priorità essenziale insieme al recupero di aree produttive dismesse e alla copertura della banda larga, richiesta pressante di utenti di tutte le generazioni. Fondamentali sono poi le politiche sociali per le giovani coppie, il rapporto con l’Ente Parco e la gestione delle conseguenze degli incendi che ci hanno colpito duramente». «I borghi rurali sono in abbandono ma non irrecuperabili – ha sottolineato il sindaco di Roccafluvione Giuseppe Mariani – dobbiamo equilibrare lo sviluppo sbilanciato verso valle facendo promozione per portare il turismo dalla costa verso l’interno. Altro problema – ha proseguito il sindaco Mariani – è la devastazione degli incendi: a Roccafluvione sono andati bruciati 2200 ettari e su questo chiediamo agli enti competenti risposte adeguate. Sarebbe utile infine che la tartuficoltura venisse considerata attività agricola alla stregua della coltivazione della castagna». «Abbiamo alcuni progetti strategici - ha dichiarato il sindaco di Montegallo Sergio Fabiani - come organizzare un museo nella frazione di Balzo dove ci sono reperti archeologici e recuperare alcune case per creare un villaggio turistico in cui far lavorare, perché no, anche le comunanze agrarie». La Giunta Provinciale ha preso atto di istanze e problemi e il Presidente della Provincia Massimo Rossi ha ricordato in particolare «la prospettiva derivante dagli impianti per la produzione di energia con le biomasse lignee e l’impegno della Provincia sulla questione incendi nell’incalzare Regione e Governo. Sul fronte della prevenzione – ha specificato Rossi – puntiamo ad applicare del il ”modello Aspromonte” con il contratto di responsabilità che coinvolga direttamente i soggetti fruitori della montagna e che in Calabria ha dato ottimi risultati».