/Catalucci, quanto è costato il Barbiere di Siviglia?
Catalucci, quanto è costato il Barbiere di Siviglia?
«Quali sono gli intendimenti della Amministrazione sull'uso e promozione del Ventidio?»
da fornire nel prossimo Consiglio Comunale, per sapere se: Premesso che: in data 24 agosto scorso è stata rappresentata in Piazza del Popolo di Ascoli Piceno l’opera lirica il Barbiere di Siviglia di Rossini. Al di là delle polemiche che sono seguite circa l’utilizzo e la chiusura della Piazza del Popolo per spettacoli e manifestazioni estive e di un'ipotesi di regolamento circa l’uso della Piazza, si vuole rappresentare la ferma convinzione che spettacoli di così elevato livello musicale e di impatto musicale quali le rappresentazioni di opere liriche non possono essere allestite in un luogo come Piazza del Popolo, sicuramente non adatta a tale scopo non avendo le peculiarità e le caratteristiche (acustica, luci, spazi, conformazione e struttura) idonee ad un evento di così alta professionalità, quale invece è indiscutibilmente il Teatro Ventidio Basso, che viene inopinatamente e inspiegabilmente non utilizzato per le rappresentazioni di opere liriche. Che tale rappresentazione risulta essere l’unica opera lirica programmata dal Comune nell’anno 2007. Che in data 1 settembre 2006 la Giunta Comunale ha approvato, con la delibera n. 144, il Protocollo d’Intesa tra il Comune di Ascoli Piceno e quello di Fermo per la gestione dei Teatri Storici. L’obbiettivo era di recepire e fissare iniziative comuni in ambito teatrale, superando le tentazioni campanilistiche e favorendo sistemi di coproduzioni teatrali. Che in data 18 gennaio 2007 la Giunta Comunale ha approvato, con la delibera n. 4, il Protocollo d’Intesa tra il Comune di Ascoli Piceno, il Comune di Fermo, la Fondazione del Teatro della Fortuna di Fano e la Fondazione Pergolesi – Spontini di Jesi riguardante la costituzione di un Polo Regionale di produzione e circuitazione lirica. L’obbiettivo del protocollo d’intesa consisteva, a partire dalla programmazione 2007, nella coproduzione e la circuitazione musicale a livello regionale, nazionale ed internazionale. A distanza di 9 mesi dall’accordo con gli altri enti musicali di Fano, Fermo e Jesi, e nonostante le roboanti dichiarazioni sui giornali del sindaco Celani e dell’assessore Antonini, l’intesa è già naufragata, perché mentre gli altri teatri hanno già pubblicizzato la loro programmazione 2007-2008, ad Ascoli il cartellone dedicato a melodramma e musica è sconosciuto e in alto mare. Infatti Jesi ha già annunciato due serate della “Lucia di Lammermoor” di Donizetti, per il prossimo 7 dicembre e un grande spettacoloso evento dedicato a Beniamino Gigli di cui si stanno celebrando i 50 anni della sua scomparsa. Quest’ultimo evento, doveva essere uno dei momenti più alti della collaborazione artistica nata con Fano, Fermo e Jesi, ed era stato previsto in città per la fine di novembre. E’ sempre più vicina una probabile rottura con Jesi, Comune capofila del protocollo d’intesa del gennaio scorso, e si vocifera di un nuovo accordo di Ascoli, stavolta, con i teatri abruzzesi. Considerato che alla data odierna non si è a conoscenza della programmazione della lirica e di musica sinfonica e che, oltre alla stagione di prosa, il Teatro Ventidio Basso sarà sottoutilizzato (o meglio inutilizzato) malgrado sia il più bel teatro della Regione e tra i più belli di tutta Italia, con struttura, personale, tradizione e con professionalità musicali, tecniche ed amministrative serie e preparate, si chiede di sapere:
1.A quanto ammonta il costo complessivo dell’opera del “Barbiere di Siviglia” allestito in Piazza del Popolo in data 24 agosto scorso.
2.Come sono suddivisi i costi per scenografia, allestimento, pubblicità, regia, per operatori tecnici e artisti musicali.
3.Quali sono gli intendimenti della Amministrazione comunale circa l’utilizzo e la promozione del Teatro Ventidio Basso, per quanto riguarda la programmazione di musica sinfonica e di melodramma. Ovvero se si vuole sostituire il Massimo ascolano alla sola ed unica rappresentazione estiva lirica in Piazza del Popolo, riducendo il teatro ai soli saggi di fine corso e di spettacoli in vernacolo,e di altre iniziative di livello locale di vario genere, non attinenti alla storia e tradizione del Ventidio Basso.
4.Quali sono stati i risultati e gli obbiettivi conseguiti, ad oggi, dai protocolli firmatari con gli altri enti a settembre 2006 e gennaio 2007.
5.Quali sono oggi i rapporti con il Comune di Fermo e gli enti musicali firmatari del protocollo d’intesa del gennaio 2007. Ovvero, quali sono stati i motivi di una rottura collaborazione tanto sbandierata ma, in realtà, nemmeno avviata.
6.Se esistono, in alternativa, accordi con altri Teatri del vicino Abruzzo?
7.Se il Comune ha presentato presso la Fondazione CARISAP, in vista del prossimo Piano triennale degli interventi a favore di cultura e d istruzione, proposte culturali legate alla promozione e allo sviluppo del Teatro Ventidio Basso. O quale “grande evento” ha proposto il Comune di Ascoli per il prossimo anno.
8.Quali sono gli intendimenti del Comune e quali sono stati gli atti proposti e le linee di indirizzo circa l’ipotesi della costituzione di una Fondazione dei Teatri di Ascoli (o Istituzione), della nomina, necessaria e fondamentale, di un Direttore Artistico che porti professionalità e continuità di iniziative e programmazioni a livello internazionale, e della costituzione di una scuola permanente di teatro finalizzato alla formazione artistica dei giovani musici e cantanti e alla formazione di figure tecniche professionali legate alla lavorazione in Teatro».