Castelli, dilaga l’anconacentrismo sanitario

Castelli, dilaga l’anconacentrismo sanitario

Il gruppo consiliare di Alleanza Nazionale presenterà una mozione in consiglio comunale

Con la prima determina (la num. 559/07) si stabilisce che i Direttori di Zona, compreso dunque Carmosino, non possano disporre procedure di acquisto di beni e/o servizi (neppure per soddisfare le ordinarie esigenze operative) di importo superiore a 25.000 euro. Si tratta evidentemente di una vera e propria coartazione delle esigenze operative del nostro ospedale. Tanto più grave se si considera il rischio degli spaventosi ritardi che potrebbero accumularsi a causa delle iperbolica concentrazione di decisioni che risultano competenza anconetana. L’acquisto di garze e cerotti, per non dire di quello dei macchinari elettromedicali potrebbe richiedere mesi o anni. La seconda determina (la num. 560/07) prescrive che i Direttori delle Zone Territoriali non possano promuovere procedure di reclutamento di personale dipendente, a tempo determinato e indeterminato, stipulare contratti di lavoro o di collaborazione coordinata e continuativa che non siano contemplate dal programma di assunzioni approvato con Delibera di Giunta Regionale n.1311 del 2006. Inoltre dall’8 ottobre 2007 i Direttori di Zona non possono modificare “la consistenza qualitativa e quantitativa del personale (la pianta organica n.d.r.) operante presso la Zona Territoriale”. Tramontano così le aspirazioni di potenziamento dei nostri servizi ed in particolare di quelle prestazioni ad alta complessità ( emodinamica, ematologia, radioterapia ecc) che per ottenere la giusta valorizzazione in area vasta (sviluppo delle funzioni h24) richiederebbero più personale e maggiori risorse. Ogni decisione spetterà ad Ancona che da sempre persegue il disegno della concentrazione di ogni alta specializzazione in quel di Torrette. Immaginabili le conseguenze. La stessa logica di area vasta che, almeno sulla base delle esternazioni del centro-sinistra regionale, avrebbe dovuto ispirare la nuova programmazione sanitaria, sembra uscire “con le ossa rotte” dalle due decisioni di Maluccelli. L’ulteriore accentramento in effetti si pone in radicale antitesi con la logica di maggiore autonomia dei territori che sembrerebbe dover ispirare le aree vaste. Il gruppo consiliare di Alleanza Nazionale presenterà una mozione in consiglio comunale per protestare contro le decisioni regionali. Il nostro diritto alla salute non può essere pregiudicato dalla burocrazia regionale».