Rossini invita a votare, la Cdl non ci sta

Rossini invita a votare, la Cdl non ci sta

«La dottoressa Rossini probabilmente considera Castel di Lama un suo feudo»

In tutte le frazioni e i quartieri della cittadina ce ne sarà una aperta. Le sedi sono quelle dell’ex Palazzo Municipale, a Piattoni, la Scuola materna di Via Garibaldi, l’edificio della Croce Rossa, in via Folicara, a Sambuco, e poi il Bocciodromo comunale a Villa S.Antonio, e un gazebo che sarà ospitato in Piazza Gramsci. «Io faccio un appello a tutti i cittadini e gli stranieri residenti a Castel di Lama e nella zona – dice il sindaco Patrizia Rossini – affinché vadano a votare domenica nelle primarie del PD, perché si tratta di un’opportunità straordinaria che farà in modo che tutte le persone potranno contribuire direttamente alla costruzione di un nuovo e aperto soggetto politico, democratico e moderno. Un evento unico, di partecipazione diretta dei cittadini alle scelte politiche più rilevanti per il futuro del territorio e dell’Italia, e un modello innovativo di impegno pubblico che a Castel di Lama è già applicato, con l’apertura dell’Amministrazione comunale ad esponenti dei partiti e non». Per Patrizia Rossini «la Lista nazionale “Democratici per Veltroni” e quella regionale “Democratici con Veltroni” ( con Giannini capolista), sono quelle che rappresentano meglio lo spirito originale del progetto di rinnovamento e unità che ha ispirato la nascita prossima del Partito Democratico, e che vedono in Walter Veltroni la persona che riunisce tutte le qualità e caratteristiche più importanti e significative, aperte e moderne di questo progetto. Un motivo in più questo – continua la Rossini – che ha permesso a Castel di Lama di essere stata scelta a rappresentare direttamente in queste Primarie, nella persona del sindaco, e nella Lista nazionale, il territorio locale, e proprio perchè espressione di un modo aperto e democratico di svolgere azione politica e amministrativa, sempre attento alle esigenze della società civile e delle sue migliori personalità».

Le critiche dei componenti del coordinamento comunale della Casa delle Libertà, Alleanza Nazionale, Forza Italia e Democrazia Cristiana per le Autonomie: «Che idea si farebbero i romani di un Walter Veltroni che in vista delle ormai imminenti primarie del Partito Democratico, avesse sottoscritto una lettera quale Sindaco di Roma e l’avesse inviata ai suoi “Cari Concittadini” invitandoli a votare le proprie liste? Sinceramente ci rimane difficile anche solo immaginare questa situazione. In primo luogo perché per un Sindaco, chiamare al voto per le primarie del proprio partito tutti i cittadini è un abuso istituzionale e politico, così grossolano da apparire pressoché inverosimile; poi perché, chi come noi considera comunque Veltroni un politico di qualità, non lo immaginerebbe mai cadere così in basso. Infatti, a rasentare i più bassi livelli della politica non è certo il Sindaco di Roma, bensì quello di Castel di Lama, la dottoressa Patrizia Rossini, che nel chiamare a votare i propri “Cari Concittadini” il 14 ottobre non esita a firmarsi “Il Sindaco”. Lo fa addirittura tentando di suggestionare gli ingenui (lo crede Lei) cittadini, sostenendo prima che “anche per il nostro Comune, dove la nascita del Partito Democratico darà una nuova spinta e una nuova unità al Centrosinistra”, poi perfino che “se vuoi sostenere il nostro territorio… che cercherò di rappresentare al meglio, vai a votare domenica 14 ottobre”. Inoltre, forse non soddisfatto il sindaco Rossini, oltre ad allegare al suo invito anche due fac-simile di scheda elettorale, indica scrupolosamente orari e sedi dei seggi, che sono, guarda caso, tutti immobili di proprietà comunale, ovvero: l’ex palazzo comunale in Largo Petrarca a Piattoni, la sede della Croce Rossa in Via Folicara a Sambuco, il Bocciodromo in piazza della Libertà e la Scuola Materna in Via Garibaldi. La domanda sorge spontanea: a quanto ammonta il rimborso spese che il Partito Democratico, ovviamente, verserà nelle casse comunali per l’utilizzo di strutture pubbliche?» A chiederselo sono i componenti del coordinamento comunale della Casa delle Libertà, Alleanza Nazionale, Forza Italia e Democrazia Cristiana per le Autonomie, che s’interrogano anche su quale sarà la prossima mossa del sindaco Rossini: «Forse controllerà cittadino per cittadino chi è andato a votare e chi no? Visto e considerato che è ormai palese che la dottoressa Rossini probabilmente considera Castel di Lama un suo feudo e quasi certamente si sente Sindaco solo dei suoi elettori del PD, c’auspichiamo un suo definitivo passo indietro e qualora ciò, come è purtroppo più facile, non dovesse avvenire c’appelliamo a Veltroni, ed in subordine a Beppe Grillo, affinché ponga un freno a questi politici, ahinoi, gli autentici responsabili del dilagante clima d’antipolitica o “grillismo” che dir si voglia!»