Le critiche dei componenti del coordinamento comunale della Casa delle Libertà, Alleanza Nazionale, Forza Italia e Democrazia Cristiana per le Autonomie: «Che idea si farebbero i romani di un Walter Veltroni che in vista delle ormai imminenti primarie del Partito Democratico, avesse sottoscritto una lettera quale Sindaco di Roma e l’avesse inviata ai suoi “Cari Concittadini” invitandoli a votare le proprie liste? Sinceramente ci rimane difficile anche solo immaginare questa situazione. In primo luogo perché per un Sindaco, chiamare al voto per le primarie del proprio partito tutti i cittadini è un abuso istituzionale e politico, così grossolano da apparire pressoché inverosimile; poi perché, chi come noi considera comunque Veltroni un politico di qualità, non lo immaginerebbe mai cadere così in basso. Infatti, a rasentare i più bassi livelli della politica non è certo il Sindaco di Roma, bensì quello di Castel di Lama, la dottoressa Patrizia Rossini, che nel chiamare a votare i propri “Cari Concittadini” il 14 ottobre non esita a firmarsi “Il Sindaco”. Lo fa addirittura tentando di suggestionare gli ingenui (lo crede Lei) cittadini, sostenendo prima che “anche per il nostro Comune, dove la nascita del Partito Democratico darà una nuova spinta e una nuova unità al Centrosinistra”, poi perfino che “se vuoi sostenere il nostro territorio… che cercherò di rappresentare al meglio, vai a votare domenica 14 ottobre”. Inoltre, forse non soddisfatto il sindaco Rossini, oltre ad allegare al suo invito anche due fac-simile di scheda elettorale, indica scrupolosamente orari e sedi dei seggi, che sono, guarda caso, tutti immobili di proprietà comunale, ovvero: l’ex palazzo comunale in Largo Petrarca a Piattoni, la sede della Croce Rossa in Via Folicara a Sambuco, il Bocciodromo in piazza della Libertà e la Scuola Materna in Via Garibaldi. La domanda sorge spontanea: a quanto ammonta il rimborso spese che il Partito Democratico, ovviamente, verserà nelle casse comunali per l’utilizzo di strutture pubbliche?» A chiederselo sono i componenti del coordinamento comunale della Casa delle Libertà, Alleanza Nazionale, Forza Italia e Democrazia Cristiana per le Autonomie, che s’interrogano anche su quale sarà la prossima mossa del sindaco Rossini: «Forse controllerà cittadino per cittadino chi è andato a votare e chi no? Visto e considerato che è ormai palese che la dottoressa Rossini probabilmente considera Castel di Lama un suo feudo e quasi certamente si sente Sindaco solo dei suoi elettori del PD, c’auspichiamo un suo definitivo passo indietro e qualora ciò, come è purtroppo più facile, non dovesse avvenire c’appelliamo a Veltroni, ed in subordine a Beppe Grillo, affinché ponga un freno a questi politici, ahinoi, gli autentici responsabili del dilagante clima d’antipolitica o “grillismo” che dir si voglia!»