Catalucci, a Monticelli 100 mila metri cubi di cemento

Catalucci, a Monticelli 100 mila metri cubi di cemento

«Questo è un voto contro i cittadini, molti presenti in aula, sbigottiti ed allibiti»

E’ stato votato il più grande intervento edilizio a favore dei privati per un investimento di quasi 40 milioni di euro e per una nuova colata di cemento di 100.000 metri cubi che si abbatterà su Monticelli. E’ ridicola la tesi di chi, nel tentativo di giustificarsi, vuole scambiare questa speculazione in un intervento necessario e positivo sul quartiere, che altrimenti per altri 20 anni non avrebbe avuto più nulla. Che strana teoria, come se, dopo di loro, il mondo finisse. Lunedì in Consiglio alcuni terreni, destinati a verde, sono diventati magicamente edificabili. Si sono create le aspettative per far edificare in aree dove c’erano prescrizioni e vincoli e enormi difficoltà. In alcuni progetti non vengono indicati nemmeno gli indici fondiari e volumetrici; ciò significa che adesso si può costruire come e quanto si vuole. Solo davanti all’ospedale Mazzoni, in area Gabrielli, sarà costruito uno steccone di oltre 45.000 mc a cui si devono aggiungere altri 40.000 mc nelle aree limitrofe. Sono previsti 3.500 mq destinati a grande EMIDIO CATALUCCIsuperficie di vendita (realizzazione di un centro commerciale)  senza la previsione dei necessari posti per i parcheggi pubblici. Che bel regalo. Ma a chi? Alla città e ai suoi cittadini? O ad alcuni, e soliti, privati?? Questo è un voto contro i cittadini, molti presenti in aula, sbigottiti ed allibiti. E’ un voto contro la loro tutela, contro la loro sicurezza, contro la loro socialità. Hanno votato contro il quartiere, per interessi che non sappiamo. L’asse centrale diventerà, ancor di più di oggi, un fossato invalicabile. Sarà impossibile e pericoloso,  per gli  ascolani, transitare in quel quartiere. Figurarsi per i residenti! Il centro destra ha votato, grazie all’Alveare, una variante urbanistica ordinaria per soli progetti privati. Sganciandola e scorporandola dal Contratto di Quartiere, che, a questo punto, non interessa più a nessuno se andrà in porto o meno. I privati potranno andare avanti nei loro progetti edilizi, con un procedimento autonomo, indipendentemente dall’esito della erogazione del finanziamento statale, il quale, se verrà negato, non si potrà  realizzare i progetti pubblici».