DcA, pronti ad accogliere chi non aderirà al PD

DcA, pronti ad accogliere chi non aderirà al PD

Da pochi giorni si sono concluse le "Giornate dell'Amicizia" a Saint-Vincent

Lo afferma, al ritorno dalle “Giornate dell'Amicizia”, il vicesegretario provinciale della DCA Francesco Petrelli. «Secondo il nostro segretario nazionale, Gianfranco Rotondi però – spiega Petrelli - non ci sono le condizioni di sicurezza giuridica e politica per farlo sotto il simbolo dello scudo crociato. DC nuova chiama simbolo nuovo». Per il nostro leader Rotondi una diatriba sul simbolo porterebbe ad una «contesa con l'onorevole Casini, con il quale dobbiamo ragionare assieme a Mastella e agli altri se non sia il caso di rinunciare tutti assieme a simboli e blasoni di una stagione passata di cui forse fin qui non siamo stati all'altezza». Rotondi ribadisce l'idea che occorra un nuovo simbolo: «E per correttezza aggiungo che è anche l'opinione dei miei avvocati, che sono anche più numerosi di quelli di Berlusconi Lanciamo – ancora l’esponente provinciale della Democrazia Cristiana per le Autonomie – così un appello alla costruzione di una nuova DC a tutti quanti si riconoscano nei valori di un partito liberale di ispirazione cristiana: da quelli di Publio Fiori a quelli di Giuseppe Pizza, passando per quelli di Angelo Sandri e Gianni Prandini ed a tutti i partiti di ispirazione democristiana. Ci dichiariamo quindi – ha concluso Petrelli - pronti anche ad accogliere eventuali esponenti della Margherita che non aderiranno al Partito Democratico dopo il 14 ottobre. Chi non ha aderito al PD si troverà senza casa. Il nostro compito è di fare della DC un mattone della nuova casa e siamo pronti al salto».