Rossi, sconcertato da Catalucci, Firmani e Brandimarti

Rossi, sconcertato da Catalucci, Firmani e Brandimarti

«Non vorrei che questioni di rilievo finissero nel “tritacarne” delle polemiche strumentali»

Date la correttezza e la limpidezza del comportamento dell’Ente che presiedo non vorrei che, come spesso avviene ad Ascoli, questioni di grande rilievo e serietà finissero nel “tritacarne” delle polemiche strumentali ad altri fini, interni agli schieramenti, agli stessi partiti o correlate a dinamiche preelettorali. Ad ogni buon conto fornisco opportune considerazioni e doverose spiegazioni circa l’operato della Provincia, restando il rammarico personale di non aver potuto fornire questi elementi di valutazione, anche in modo diretto e informale, ai suddetti esponenti, considerata la comune sensibilità politica. La Provincia non entra nel merito degli aspetti politici che attengono alla pianificazione territoriale, che sono invece in capo al Comune di Ascoli Piceno, ma esamina gli aspetti urbanistici che, nel caso in specie, sono stati ritenuti complessivamente soddisfatti con l’ottemperanza delle prescrizioni impartite; la Provincia non “custodisce gelosamente” alcun atto o progetto del Polo Universitario che risulta depositato agli atti del Servizio; è noto a tutti l’atteggiamento di massima trasparenza che anima l’operato della Provincia nel permettere a tutti i legittimi richiedenti l’accesso e la visione degli atti; per quanto riguarda l’interesse pubblico, il Comune ha dichiarato che l’opera rientra tra quelle previste dall’art. 19 DPR 327/01, cioè opera pubblica o di pubblica utilità, e la Provincia non può che condividere in linea di principio l’interesse pubblico generale connesso con la realizzazione dell’Auditorium e della sede universitaria, al di là delle valutazioni di tipo prettamente politico di competenza comunale; per quanto concerne l’altezza degli edifici, al fine di diminuire l’impatto altimetrico dell’edificio adibito a residenza per gli studenti, si è diminuita l’altezza massima di circa 3 metri, rimanendo inalterata la superficie calpestabile; per quanto riguarda i parcheggi, le prescrizioni della Provincia hanno imposto che vengano comunque previsti parcheggi interrati pubblici nell’ex Dispensario e che vengano previsti nuovi parcheggi per l’Auditorium e l’ex ospedale Mazzoni. Ciò premesso, per maggior precisione si ricostruisce di seguito l’iter del procedimento: L'Amministrazione comunale di Ascoli Piceno, con Delibera di Consiglio Comunale del marzo 2006, ha adottato definitivamente la variante urbanistica riguardante il Polo universitario. Gli atti tecnico amministrativi sono stati trasmessi al Servizio Urbanistica della Provincia il 31 gennaio 2007. Va precisato che il progetto preliminare originario del “polo universitario” comprendeva interventi su Palazzo Sgariglia, l’ospedale Mazzoni, l’Auditorium e la ristrutturazione e l’ampliamento dell’ex Dispensario ma che, a seguito dell’accoglimento da parte del Comune dell’osservazione presentata dall’università di Camerino, si prevedeva la demolizione dell’ex Dispensario e la realizzazione di un nuovo complesso edilizio adibito a studentato e servizi universitari, previa acquisizione del parere favorevole della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio delle Marche. La Provincia ha espresso parere di conformità per le due opere pubbliche riguardanti l’Auditorium e l’Ex Dispensario, escludendo tutti gli altri interventi, compreso palazzo Sgariglia. Tale parere contiene, tra le altre, le seguenti precisazioni e rilievi:
1.necessità di escludere gli interventi di Palazzo Sgariglia dalla variante in questione;
2.necessità di diminuire di 3 metri l’altezza dell’organismo architettonico adibito a residenza per gli studenti nell’area dell’ex Dispensario, a parità di superficie utile lorda;
3.necessità di individuare come parcheggi pubblici i parcheggi privati interrati per il nuovo complesso che sorgerà sull’area dell’ex Dispensario;
4.necessità, per quanto concerne l’Auditorium e l’ex Ospedale Mazzoni, di reperire un’idonea quantità di parcheggi pubblici commisurati al numero di utenti previsti e comunque non inferiore al minimo previsto dalla legge in un piano interrato o da reperire nelle immediate vicinanze;
5.necessità che tutti gli immobili destinati a residenze universitarie e centro servizi universitari debbano rimanere vincolati alla predetta destinazione, con atto pubblico registrato e trascritto o, in alternativa, con titolo di godimento del tipo di “ concessione di lunga durata”.
6.necessità di un approfondito studio sulla viabilità generale di Via P. Mazzoni e sugli accessi dell’ex Dispensario alla viabilità esistente, onde evitare di congestionare ulteriormente la viabilità della zona;
7.necessità di conseguire l’eliminazione di tutte le barriere architettoniche con particolare riguardo per l’Auditorium.

Alla data odierna il Comune non ha ancora approvato in Consiglio Comunale il progetto del nuovo Polo Universitario e quindi, allo stato attuale, la Provincia non è a conoscenza di come le sue prescrizioni siano sono state recepite. Comunque, alla fine dell’iter, il Comune dovrà trasmettere alla Provincia la delibera di approvazione».

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