/Ancarano, entro l'anno un Consiglio sul problema rifiuti
Ancarano, entro l'anno un Consiglio sul problema rifiuti
Si passerebbe dal sistema "stradale" a quello "porta a porta"
«Sto valutando – ha commentato il primo cittadino - se sia opportuno renderlo aperto alla discussione con i cittadini. In quell’occasione infatti ho intenzione di raccogliere indicazioni e soluzioni valide da portare anche al tavolo dell’Unione dei Comuni. E’ indispensabile parlare del ciclo integrato dei rifiuti in tutti i suoi aspetti in quanto non si può considerare la raccolta senza pensare allo smaltimento. Ho anche intenzione di portare in Consiglio operatori del settore ed esperti ma sollecito, fin da ora, la minoranza a fare altrettanto con persone di loro fiducia». Sul passaggio della raccolta dei rifiuti dalla “stradale” al “porta a porta” si era espresso favorevolmente con una mozione il gruppo consigliare di minoranza richiedendo un lungo approfondimento della situazione attuale e delle prospettive future da parte del Primo Cittadino. Di Matteo ha dichiarato di essere più che bendisposto a questa soluzione sempre e solo che i costi di gestione restino invariati per le tasche dei cittadini. «Purtroppo – ha sottolineato – mio malgrado, ho verificato che tutti i Comuni che hanno optato per questa scelta si sono trovati a dover ritoccare le tariffe fino al 50% in più di quando utilizzavano la “stradale”. Ho sollecitato la Poliservice a rimettermi un progetto dettagliato della raccolta “porta a porta” fermo restando il costo attuale. Purtroppo, a fronte di ottimi risultati della differenziata, non lo è altrettanto la spesa per lo smaltimento poiché in Abruzzo mancano gli impianti adeguati al trattamento e persino alla realizzazione del compost». Il Consiglio Comunale aveva in precedenza approvato la realizzazione, da parte di privati, delle urbanizzazioni in una nuova area artigianale del capoluogo e la permuta di aree per 2500 mq tra Comune e Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero di Ascoli Piceno utilizzate in passato per l’apertura di una strada cha dal centro cittadino porta in zona Tronto. La sorte di altre particelle per un totale di 3800 mq, sempre dell’Istituto Diocesano, per le quali non è stata trovata la possibilità della permuta, e a suo tempo utilizzate per l’ampliamento della stessa sede stradale, saranno valutate in un’altra assise. Inizia a dare i suoi frutti il Regolamento per la Tutela dell’Edilizia Rurale. I cittadini stanno portando all’attenzione del Consiglio Comunale e sulla base delle nuove norme l’utilizzo di vecchi edifici rurali come residenze o strutture ricettive nel rispetto dell’ambiente e delle caratteristiche in cui si trovano. Dopo ampia discussione ha avuto esito favorevole la proposta d’acquisto dell’immobile di proprietà del Consorzio Agrario Provinciale. Una convenzione tra Comune e Provincia stipulata nel 2003 prevedeva l’acquisto dell’edificio da parte dello stesso Comune e l’abbattimento con relativa soluzione viaria della Provincia. L’Amministrazione Comunale ha atteso per anni il via libera da Teramo che non è mai arrivato “per motivi strettamente finanziari e non politici” ha voluto sottolineare Di Matteo. Il Consorzio Agrario però ha chiesto il rispetto della proposta d’acquisto in tempi brevi per non cedere l’immobile ai privati. L’Amministrazione Comunale ha così deciso di procedere per una spesa di 118 mila euro che avverrà attraverso l’accensione di un mutuo. Il Sindaco ha rassicurato la minoranza che farà di tutto affinché anche la Provincia mantenga il suo impegno e che insieme valuteranno il progetto che avrà come interlocutori anche la Regione Abruzzo e la Soprintendenza de L’Aquila per la presenza in questa area della chiesa ottagonale del XVII secolo della Madonna della Misericordia.