In 3 anni lazienda ammortizza linvestimento e ottiene un importante ritorno economico
Abbiamo finalmente a disposizione uno studio scientifico, basato sui dati reali forniti dalle imprese picene, che dimostrano che è questo un obiettivo raggiungibile proprio nella Provincia di Ascoli. Si tratta di un formidabile incoraggiamento a proseguire sulla linea sin qui seguita nella redazione del Piano Energetico Ambientale Provinciale (PEAP)». Sono le considerazioni del presidente della Provincia Massimo Rossi a conclusione di un intenso pomeriggio dedicato proprio al tema dell’energia e articolatosi prima nella riunione del “Tavolo Provinciale di Coordinamento per la Programmazione Economica” (a cui siedono, tra gli altri, rappresentanti dei sindacati e delle imprese) e poi in un incontro, nella sala consiliare di Palazzo San Filippo, per la presentazione direttamente agli imprenditori ed operatori del settore dello “studio di prefattibilità per le soluzioni cogenerative in ambito industriale” condotto dal Dipartimento di Energetica dell’Università Politecnica delle Marche, la stessa che ha redatto il Piano energetico regionale e sta curando quello provinciale, ormai prossimo alla definizione. Dopo aver analizzato e definiti gli obiettivi per quanto concerne l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili e il risparmio conseguibile attraverso comportamenti virtuosi, ora il lavoro dei tecnici si concentra infatti sulla cogenerazione, il sistema di produzione contemporanea di energia elettrica e termica partendo da un’unica fonte, sia fossile che rinnovabile, attuata in un unico sistema integrato: il principio è quello dell’automobile che brucia sì combustibile per muoversi, ma anche per caricare la batteria e riscaldare l’abitacolo. Dunque nell’incontro di ieri il professor Fabio Polonara, referente dell’Università per la redazione del Piano, ha presentato i dati del lavoro di verifica delle potenzialità derivanti dall’introduzione della cogenerazione delle aziende di Ascoli Piceno. «E’ stato proposto alle imprese, tramite Assindustria di Ascoli Piceno, un questionario (che verrà poi esteso alle imprese del Fermano) sui fabbisogni energetici – ha spiegato il prof. Polonara - Hanno risposto al censimento 33 imprese che rappresentano il 28% delle unità produttive del sistema industriale locale: dunque un campione attendibile e rilevante per trarre indicazioni, soprattutto se consideriamo che, dai dati Terna-Rete Elettrica Nazionale s.p.a., si desume che nella provincia di Ascoli i consumi energetici delle imprese costituiscono il 48% di quelli totali del territorio. In particolare è stata studiata l’applicazione di soluzione cogenerative in 8 imprese: i risultati emersi dimostrano un notevole risparmio annuo nei consumi. E’ stato infatti calcolato che, in media, nel giro di 3 anni l’azienda è in grado di ammortizzare l’investimento e, nei successivi anni di vita dell’impianto, può ottenere un importante ritorno economico. Ciò significa che, applicando soluzioni innovative alle aziende, si ottengono importanti risultati sul piano del risparmio energetico e del contenimento dei consumi e quindi del risparmio economico; la conseguenza è il potenziamento della competitività dell’azienda». «Sono dati entusiasmanti – ha dichiarato il presidente Rossi – che possono ulteriormente beneficiare di economie di scala attraverso la costituzione di consorzi tra imprese per l’autoproduzione di energia da cogenerazione». «Lo studio dimostra dunque che, dalla cogenerazione, possono provenire importanti ritorni economici e di risparmio per le imprese – ha aggiunto l’assessore provinciale all’Ambiente Massimo Marcaccio – è possibile dunque coniugare efficienza energetica, tutela dell’ambiente e la competitività delle aziende». L’interesse manifestato dagli imprenditori presenti è stato riassunto dall’opinione espressa dal direttore di Assindustria di Ascoli Piceno Luciano Vizioli, a condizione, ha detto, di «riuscire a creare le condizioni favorevoli, soprattutto sensibilizzando le imprese con una sufficiente informazione, trovando le competenze necessarie, garantendo regole certe e procedure semplificate».