Sgl Carbon, per il Centrosinistra Celani è un camaleonte

Sgl Carbon, per il Centrosinistra Celani è un camaleonte

«Si tenta di sconfessare un lungo iter avviato già nell'ottobre del 2004»

ed anche nel caso Carbon (tanto c’è chi fa tutto per loro). Erano “presenti” ma spesso non in aula con le loro poltrone vuote ed hanno creduto alla ricostruzione fatta loro da qualche interessato a mistificare i fatti. Ricordiamo ai silenziosi capigruppo di maggioranza che per confrontarsi bisogna essere almeno in due a parlare! L’assenza della maggioranza è stata stigmatizzata già in corso di seduta dai consiglieri di maggioranza stessi: vedere atti e verbali. E’ davvero strano che illustri personaggi falsino la realtà per nascondere la sfiducia al Sindaco ed alla Giunta che la maggioranza lunedì ha decretato. Fango e non politica quella che sostengono i tre (e gli altri due capigruppo di maggioranza?). Ojetti, Manes e Cacciatori, il quale non ricorda che la “sua Confcommercio” ha persino dato le percentuali di uso e destinazione dell’area, stravolgono la realtà e prendano atto che dopo il primo voto a vuoto i consiglieri di maggioranza sono diminuiti ancora all’appello successivo!!! Non se ne va la minoranza! Ma è la maggioranza che ancora si squaglia e non chiarisce se lo studio di Ferrara Ricerche sia da discutere pubblicamente, eppure pagato anche dal Comune. Cacciatori che ci aveva annunciato la richiesta di Consiglio aperto sulla Carbon non si è degnato neppure di illuminarci con il suo verbo! Comprendiamo l’imbarazzo a dire quello che si pensa. Con il Sindaco Celani che fa sempre tutto in solitudine il risultato è quello temuto: otto mesi buttati, professori di fama internazionale inutilizzabili, progetti nel cassetto del Sindaco che nessuno può vedere, perché la maggioranza non ha ancora trattato le proprie quote di “ritorno” politico sul destino della Carbon e della sua area. Uno scenario deprimente in Consiglio Comunale con il Sindaco che ha firmato, negli anni, protocolli tra istituzioni E che ora la sua maggioranza gli chiede di rimangiarsi, da ultimo dietro una inedita coscienza ambientalista che cela, più che la tutela dell'area, una trattativa interna non conclusa su assetti e decisioni. Si tenta di sconfessare così un lungo iter avviato già nell'ottobre del 2004 con un intesa fra Comune, Regione e Provincia per la ricerca di una “soluzione di riconversione dell'area dello stabilimento in modo da divenire una occasione di sviluppo economico, sociale ed occupazionale del territorio, orientato alla qualità ed alla sostenibilità”. Impegni non solo politici, ma anche istituzionali (deliberati in Giunta) ed economici con il coinvolgimento del Comune nel sostenere le spese per lo studio di fattibilità della ipotesi di riconversione e di rifunzionalizzazione dell'area della SGL Carbon.  Non un semplice passo indietro, ma un ritorno a capo in un processo faticoso che aveva visto per la prima volta mobilitarsi le Istituzioni all'unisono, la azienda, le associazioni di categoria ed i sindacati. Un prezzo altissimo che una maggioranza, ormai solo algebrica, fa pagare alla città a dispetto degli ultimi lavoratori che si sono visti recapitare le nuove richieste di mobilità, a fronte di un progetto che non decolla, perché l’Amministrazione comunale di Ascoli Piceno ne vuole decretare nei fatti il fallimento, fingendo di essere attenta al problema del lavoro e dell’occupazione. Una fase sconclusionata e confusa in cui la maggioranza in Consiglio sconfessa il suo Sindaco, e la sua Giunta che i protocolli aveva approvato, senza risposte alla città ed ai cittadini coinvolti nel Consiglio aperto e senza neppure una parola da parte dei consiglieri comunali di maggioranza che, come sempre, non hanno preso la parola. Nel programma di mandato del Sindaco Celani c'era la parola partecipazione: anche in questo progetto, come sempre, rifiutata perché vissuta come una minaccia di trasparenza su accordi che tengono in scacco la città. Negare l’attivazione di un Ufficio per la partecipazione nella trasformazione urbana dell’area Carbon è una “bella” testimonianza di come si vuole scegliere il futuro della città, perché Carbon non è solo un problema urbanistico».