Chiesto un ufficio per la trasformazione urbana dell'area Carbon

Chiesto un ufficio per la trasformazione urbana dell'area Carbon

Il centrosinistra vuole conoscere lo studio del Consorzio Ferrara Ricerche

Si riaccendono i riflettori su una questione che intreccia il futuro del lavoro, dei lavoratori e il futuro dello sviluppo anche urbanistico della città.
Si accendono i riflettori, auspichiamo, per non essere più spenti: è questo il senso dell'ordine del giorno proposto dal centrosinistra che invita il consiglio comunale a determinare l'apertura di un “Ufficio della partecipazione per la trasformazione urbana dell'area Carbon” e l'attivazione di iniziative, tali da portare alla conoscenza delle categorie e della città tutta, delle proposte progettuali che riguardano il destino di quell'area.
Si apriranno così i cassetti dell'amministrazione, in cui irresponsabilmente, quei progetti, elaborati dal Consorzio Ferrara Ricerche, giacciono da otto mesi (dal 19 gennaio 2007) senza che neppure le forze politiche di centro destra, almeno a loro dire, ne abbiano potuto prendere visione.
Tanto è vero che hanno minacciato persino la validità del protocollo di intesa Interistituzionale tra Comune, Provincia, Regione e azienda. Un documento su cui, nei giorni scorsi, è intervenuto anche il magnifico rettore dell'Università di Camerino, preoccupato anche lui che non si vanifichi l'unità di intenti tra le istituzioni ed il lavoro sin qui fatto
Preoccupazione legittima a fronte di un sindaco silenzioso, accusato dalla sua stessa maggioranza di aver tenuto nascosto il lavoro elaborato e prodotto finora, che gli ha ricordato che tutte le scelte sulla Carbon devono passare in Consiglio: cioè con la conoscenza e la responsabilità di tutti i consiglieri e dei partiti politici ascolani.
Preoccupazione che si aggiunge a quella più squisitamente politica di una maggioranza in consiglio che “minaccia” un protocollo di intesa approvato dalla giunta comunale, cioè da tutte le forze politiche della maggioranza di centro destra, nessuna esclusa.
 Il Sindaco, lunedì scorso, ha fatto sprecare, a tutta la città, una importantissima occasione di confronto e di partecipazione democratica alle scelte strategiche di Ascoli: ci si aspettava in consiglio comunale aperto, dopo una sua attesa relazione introduttiva, una disamina puntuale e precisa da parte del Consorzio Ferrara Ricerche, che illustrasse attraverso slides, diapositive e filmati le varie ipotesi di progetti alternativi alla riconversione della Carbon e dell’area (ipotesi di progetti già consegnati a Comune , Provincia e Azienda nel gennaio scorso).
Ma niente di tutto questo!! Silenzio imbarazzante del sindaco e palese suo isolamento politico ed amministrativo.
 A fronte di posizioni molto diverse e distanti nella maggioranza, vengono accumulati solo ritardi che mettono a rischio non solo i lavoratori attuali, ma anche le prospettive di lavoro per il futuro che parte di quell'area potrà fornire; favorendo, così, lo scetticismo dell’azienda che, come prima risposta, riapre le procedure di mobilità per i lavoratori.
Assordante il silenzio del sindaco di fronte alle domande del centro sinistra e del numeroso pubblico intervenuto: speriamo che una settimana sia stata sufficiente per mettere a punto una risposta degna della città in cui viviamo, dei lavoratori che rischiano il proprio posto di lavoro, dell'intero territorio che guardava la città come suo capoluogo naturale ma che non trova adeguata risposta in una classe politica di governo della città troppo impegnata a curare l'interesse di pochi.
È solo portando all'attenzione di tutta la città le progettualità, a cui eminenti figure in campo nazionale ed internazionale stanno lavorando, che si potrà effettivamente svolgere, con la trasparenza e serenità, l’individuazione di nuove prospettive per lo sviluppo e il lavoro nei prossimi decenni per una intera collettività.
Oppure la maggioranza dica, nel consiglio di lunedì, di non essere d’accordo su un progetto complessivo, impegnata come è a trattare solo del numero di appartamenti da costruire.