Premesso che, con delibera di giunta n. 80 del 25.03.1999, amministrazione Allevi, furono stabilite le linee guida circa l’istituzione del servizio uso gratuito di biciclette a favore della cittadinanza, per favorire la viabilità e il trasporto a mezzo velocipede, avendo definito il PUT Piano Urbano del Traffico che prevedeva la chiusura del Centro Storico con la nuova regolazione del traffico cittadino.
In tale delibera si approvava il piano finanziario relativo alla realizzazione del servizio di uso gratuito delle biciclette per la mobilità dei cittadini, impegnando la somma di 60 milioni di lire per l’acquisto di 120 biciclette, di 22.200.000 di lire per l’acquisto delle rastrelliere e di 40 milioni di lire per la realizzazione del manufatto per ricovero e custodia delle bici pubbliche.
Di questa somma economica ben 40.000.000 di lire erano proventi di sponsorizzazione da parte di imprese private.
In data 13.08.1999 il consigliere Luciano Speranza presentava l’interrogazione n. 20 per sapere se l’atto della giunta Allevi fosse stato annullato o, invero, se la nuova giunta intendesse andare avanti nel progetto indicendo le gare di pubblico incanto relativo all’acquisto delle biciclette.
Il Sindaco Celani rispondeva in data 29.09.1999 ricordando le determinazioni dirigenziali n. 1410 – 1775 – 2381 e 3889 tutte del 1999, confermando di tenere fede alle legittime aspettative create dalla giunta precedente. Nella risposta veniva confermato che le rastrelliere erano state già consegnate nell’estate 1999 dalla ditta Boldrin S.p.A. all’ufficio tecnico del traffico, ma veniva chiarito, inoltre, che sarebbero state valutate attentamente le nuove linee di indirizzo da adottare per l’utilizzo delle 120 biciclette acquisite al patrimonio anche alla luce delle richieste di alcuni dirigenti che intendevano utilizzarle per la mobilità, tra le varie sedi, del personale dipendente.
Il consigliere comunale Speranza, insoddisfatto delle dichiarazioni del Sindaco, presentava ennesima interrogazione di chiarimenti e di critica in data 25 ottobre 1999 a cui non si dava risposta alcuna.
Vanno ricordate, vista la notizia che il Comune è stato premiato con la Bici Blu consegnato dal Senato della Repubblica, le parole del Sindaco Celani in una conferenza stampa nel settembre 1999 quando dichiarava:
“Il ciclismo è uno sport che va molto. Piace alla gente, che si entusiasma alle imprese di Pantani. Fa bene anche alla salute. E’ forse pensando alla salute che la precedente amministrazione lanciò il progetto delle bici. Una sorta di “car and bike”, molto “trend”. In realtà si trattava di un trapianto di cultura. Senza ricorrere alle immagini peraltro orami un po’ stantie di Pechino con le sue migliaia e migliaia di bici, la cultura della bicicletta è assai diffusa in Emilia-Romagna. Un territorio piatto come un biliardo dove da sempre si ricorre all’uso della bici. Ascoli, invece, presenta una conformazione più a saliscendi. Per questo sarebbe stato interessante vedere all’opera, meglio, in sella alla bici, l’anziana signora con le buste di plastica della spesa, il manager con la ventiquattrore, e tutta quella varia umanità che dovendo recarsi al centro di Ascoli, dopo aver lasciato l’auto nel piazzale dello Stadio o ai parcheggi, inforcava la bicicletta e sotto il sole cocente o la pioggia girava per la città. Altro che ematocrito alto. Certo all’ex assessore Speranza piacciono molto i trapianti culturali (salvo poi accusare quanti non li condividono di ignoranza) ma una città non si può amministrare come se fosse una sorta di laboratorio per esperimenti in vitrio. Gli ascolani non sono cavie…..”
Considerato che sono passati 8 anni dall’acquisto delle 120 biciclette pubbliche per uso gratuito ai cittadini ascolani e, oggi, solo alcune di queste ad appannaggio di pochi dipendenti comunali, e che il PUT del 1999 è stato praticamente confermato inclusa la chiusura del Centro Storico (Piazza Arringo) al traffico veicolare, ma con l’aggravio di aver consegnato per 40 anni alla SABA la gestione capestro dei parcheggi a pagamento, si chiede di sapere:
1.Dove sono depositate le 120 biciclette pubbliche acquistate per uso gratuito ai cittadini ascolani, con delibera di giunta 80/1999?
2.Dove sono le rastrelliere donate dalla ditta Boldrin al Comune?
3.Quali sono attualmente le loro condizioni e come è stata effettuata la manutenzione delle stesse?
4.Perché solo alcune sono parcheggiate presso i locali Piazza e vengono utilizzate esclusivamente dai dipendenti comunali?
5.Che fine hanno fatto i fondi, calcolati in oltre 65.000 euro impegnati nella delibera n. 80/1999?
6.Quali sono le iniziative proprie di questa amministrazione prodotte o che stanno per essere prodotte per conseguire gli obbiettivi di una mobilità dolce e pedo-ciclabile in città, in base alle finalità dello stesso ed importante Premio del Senato della BICI BLU, a mio parere, ingiustamente assegnato al Comune di Ascoli Piceno, per il palese immobilismo del Sindaco in questi 8 anni sulla creazione di piste ciclabili e del potenziamento della mobilità dolce pedo-ciclabile.
In attesa di un sollecito riscontro alla presente interpellanza, Vi invio distinti saluti.-
Emidio Catalucci
Capogruppo Consiliare
della Sinistra Unita