Dipendenti dell'Agenzia del Territorio protestano in Consiglio

Dipendenti dell'Agenzia del Territorio protestano in Consiglio

Hanno esposto uno striscione con scritto “No il catasto ai Comuni”

scorso a seguito di un incidente avvenuto all’altezza del molo sud del porto di San Benedetto.
Di seguito è andata in scena la protesta di alcuni dipendenti dell’“Agenzia del territorio” di Ascoli, i quali hanno esposto uno striscione con scritto “No il catasto ai Comuni”, e poi chiesto e ottenuto una sospensione dei lavori di cinque minuti, concessa con voto a maggioranza dell’assemblea (dopo accesa discussione sull’opportunità), per illustrare alla conferenza dei capigruppo le proprie ragioni.
Nel corso della seduta, ad ogni modo, il Consiglio ha votato a maggioranza l’intenzione di acquisire al Comune, come previsto dalla legge, tutte le funzioni catastali (rilascio visure, acquisizione modifiche catasto fabbricati e terreni “docfa” e “pregeo”, aggiornamento delle banche dati). L’iter proseguirà nei prossimi mesi, fino all’apertura dello sportello, prevista per inizio 2008.
Il punto, peraltro, è stato discusso dopo che il Consiglio ha respinto a maggioranza sia la richiesta di anticipare la discussione formulata dal consigliere Piunti di An, sia la richiesta avanzata da Lorenzetti (Udc), di rinviare il punto per approfondire le istanze dei manifestanti. Nel corso del dibattito sul trasferimento delle funzioni catastali sono intervenuti i consiglieri Piunti (An), Primavera (Rifondazione Comunista), Assenti (Forza Italia). Dopo l’intervento di Piunti il gruppo di An è uscito dall’aula in segno di protesta, ritenendo che non vi fosse alcuna urgenza nel decidere la questione.
I passaggi per l’acquisizione delle funzioni catastali saranno i seguenti: entro il 18 ottobre l’Agenzia del territorio dovrebbe completare un censimento delle intenzioni dei singoli enti, decidere poi personale e risorse da trasferire ad ognuno, e il costo residuo per il mantenimento della sede provinciale. I fondi per il personale da trasferire passeranno naturalmente ai Comuni. Dopo il passaggio di ieri, il Consiglio sarà chiamato ad approvare lo schema di convenzione, mentre con delibera di giunta si dovrà organizzare il servizio (ubicazione, personale, ecc). Infine la trattativa con l’Agenzia delle entrate per le risorse necessarie, e la firma della convenzione. Lo sportello potrà essere singolo o associato con altri Comuni.
A tal proposito si era svolto in mattinata, nella sala giunta, un incontro tra gli amministratori sambenedettesi e i sindaci di Acquaviva Picena, Cossignano, Cupra Marittima, Grottammare, Monsampolo, Montalto, Monteprandone, Ripatransone ed anche Offida e Spinetoli. La maggioranza dei presenti si è espressa a favore della gestione unica a San Benedetto, alcuni hanno espresso riserve o chiesto tempo.
L’ubicazione del servizio catasto è ancora da decidere. Esso dovrà comunque ospitare l’archivio cartaceo trasferito dall’attuale Agenzia del territorio di Ascoli. L’ipotesi di associazione con i Comuni potrebbe generare un volume massimo di circa 105 mila abitanti, ciò che rivestirebbe una notevole importanza per uno studio di riequilibrio dei valori catastali. Uno dei compiti del nuovo ufficio sarà infatti quello di verificarne i livelli attuali e di procedere ad una proposta di aggiornamento. A livello nazionale il sottosegretario alle Finanze Grandi ha stimato in un 20% il maggior gettito dell’Ici derivante da questa riorganizzazione dei valori, che sarà generato non da un aumento della pressione fiscale, ma dall’accertamento dell’evasione e/o elusione.