Castelli, la Regione ha sottovalutato il caso Marrone

Castelli, la Regione ha sottovalutato il caso Marrone

«Molte famiglie di persone malate o disabili versano in condizioni di privazione economica»

Il cittadino di Castel di Lama (AP) affetto da sclerosi laterale amiotrofica che recentemente si è recato in visita dal Ministro Livia Turco per esporre le problematiche connesse alla sua patologia ed alla carenza di assistenza che affligge simili pazienti. «E’ molto grave – ha sottolineato Castelli – che l’assessore Mezzolani abbia di fatto sottovalutato il “grido di dolore” del cittadino lamense  così da meritare una smentita da parte della stessa famiglia Marrone in relazione all’intensità dell’assistenza fornita dal SSR. Purtroppo la vicenda del sig. Marrone si inquadra nel più ampio contesto delle scarsissime risorse che la Regione destina alla non autosufficienza. Basti pensare che su circa 4.000 soggetti in condizione di non autosufficienza ospitati nelle case di riposo della regione appena 350 persone  (meno del 10 %) ricevono lo standard di assistenza previsto per le case protette. Standard che prescrive un’assistenza di almeno 50 minuti per ciascun ospite. La situazione si fa ancora più tragica se si prende in considerazione la casistica delle famiglie che, come per il sig. Marrone, scelgono encomiabilmente di assistere direttamente i propri cari. Siamo di fronte, evidentemente, ad una vera e propria “ospedalizzazione familiare” che, tuttavia, dovrebbe essere sostenuta con risorse adeguate. In un simile contesto sentir parlare dei 5 minuti di assistenza infermieristica forniti alla famiglia Marrone ogni due settimane rappresenta un vero e proprio scandalo. Nel corso della commissione odierna, tenutasi anche alla presenza del Dirigente del Servizio Salute dott. Ruta, si è valutato, anche sulla scorta della vicenda Marrone, di orientare quanto più possibile i finanziamenti destinati ai progetti speciali nel comparto sanità proprio verso la non autosufficienza. Molte famiglie di persone gravemente malate o disabili versano, infatti, in una condizione di vera e propria privazione economica. Cresce il numero di quanto sono costretti a ricorrere a finanziamenti bancari per sostenere gli impegni derivanti dalle cure e dall’assistenza da prestare ai propri cari. Sul punto ho presentato un’interrogazione al Presidente della Giunta Spacca: siamo di fronte ad una vera e propria vergogna regionale. Servono soluzioni immediate».