Il futuro Polo Scientifico e Tecnologico dovrà esser occasione di sviluppo su settori avanzati
Ci sono i lavoratori e i cittadini di Ascoli e lo stesso territorio Piceno che attendono di conoscere l’andamento del processo di riconversione dell’area Carbon e le ricadute a livello occupazionale e urbanistico. E la gestione di un processo complesso e strategico non può essere non allargata a tutta la città. E’ ora di portare a conoscenza dei cittadini quali sono i passi concreti che l’Amministrazione Celani ha fatto per la realizzazione dell’accordo tra Comune, Provincia e Regione e come si stia procedendo a livello tecnico ed economico per l’intervento di bonifica dell’area e i relativi tempi di attuazione. Il Consiglio comunale ha il compito di verificare la rispondenza di ciò che è stato fatto fino ad oggi rispetto a quanto programmato, per corrispondere in termini di pianificazione urbanistica alle rinnovate esigenze che le scelte impongono. Il ragionamento sul PRG, sempre rimandato da Celani, deve ora partire proprio dall’area Carbon in quanto deve essere attentamente studiato e approfondito come armonizzare l’attività produttiva e di ricerca per il rilancio dell’occupazione nel sito e nel territorio con l’insediamento abitativo e il verde attrezzato, secondo le prime indicazioni che già emersero nel Consiglio aperto dell’ottobre 2005. Per questo, dopo due anni, in primis si vuole conoscere, l’andamento del programma di riutilizzazione della manodopera rispetto agli impegni assunti in sede istituzionale. Riteniamo, anche, utile essere portati a conoscenza delle risultanze degli studi e dei progetti del Consorzio Ferrara Ricerche che si auspica sarà presente insieme a tutte le istituzioni coinvolte al dibattito al Consiglio comunale. Sicuramente il Polo Scientifico e Tecnologico che nascerà nell’area dovrà essere non solo a servizio del sistema produttivo del territorio per il suo rafforzamento in termini di qualità attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative ma anche come occasione di sviluppo su settori avanzati. Crediamo inoltre che l’attività del Polo Scientifico e Tecnologico debba essere in sé un realtà produttiva che possa mantenere negli anni un saldo livello occupazionale. Pensare l’insediamento residenziale nell’area disgiunto da tutto ciò è miope e occorre fare uno sforzo affinché, a partire da tale area, le future abitazioni della città siano costruite con tecniche moderne ed ecocompatibili dove si possa sperimentare una diversa gestione dell’energia e dei rifiuti. Un insediamento abitativo assolutamente di pregio rispetto alla composizione architettonica degli edifici e compatibile con la vicinanza del Polo scientifico e tecnologico evitando di realizzare le solite palazzine alle quali Celani ci ha negli anni abituato. Questa è una sfida importante per una città leader nel territorio e il Consiglio Comunale non deve delegare a nessuno, tanto meno alla Giunta, le sue prerogative che sono quelle di definire gli indirizzi per costruire il futuro della città, cominciando a parlarne effettivamente con i cittadini, le associazioni, i sindacati».