Andrenacci, serve coesione per la sicurezza

Andrenacci, serve coesione per la sicurezza

Necessario un lavoro di raccordo tra enti locali, forze dell'ordine e cittadini

di una ragazza rumena che è riuscita  a sottrarsi agli aguzzini, ci sono stati diversi interventi e prese di posizione sulla stampa del territorio. E’ di ieri 5 settembre l’intervento in zona Fratte di Don Luigi Benzi dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII e di alcuni suoi collaboratori che, ancora una volta ha fatto emergere la gravità della situazione e nel contempo la disperazione e la miseria di alcune storie di vita. E’ evidente - ha continuato Andrenacci - che ci troviamo di fronte ad una problematica  molto difficile da affrontare ed è per questo che invito tutti coloro che d’ora in avanti vorranno esprimere pareri  e avanzare  proposte a farlo senza calcoli demagogici e, soprattutto, sapendo che ci troviamo di fronte a delle persone, giovani e giovanissime, sottoposte ad uno spregevole regime di nuova schiavitù e, pertanto, è alla reale soluzione del problema che dobbiamo tendere. Fatta questa premessa, torno a ribadire che l’Amministrazione Comunale non ha mai pensato e tanto meno sostenuto che l’installazione delle telecamere potesse stroncare il fenomeno, bensì solo ridurre la presenza delle prostitute lungo i tratti nord della Statale 16, mediante la dissuasione dei  clienti sia sotto il profilo psicologico che delle sanzioni amministrative del Codice della Strada. Ciò non toglie - ha proseguito il sindaco - che la scelta delle telecamere, pur nella sua parzialità, è stata giusta a suo tempo e lo è ancora oggi, se accompagnata da  altri interventi sia di ordine pubblico che a carattere sociale e culturale ( a mio avviso si parla troppo poco dei clienti.. ). Il forte incremento della prostituzione in strada - ha affermato Andrenacci - è in rapporto diretto con il recente ingresso della Romania nell’Unione Europea e questo fenomeno non riguarda certo solo il nostro territorio ma tutto l’Italia ed anche l’Europa. Questa valutazione  è emersa anche nell’ultima  riunione del Comitato per la  Sicurezza che si è tenuto in Ascoli Piceno alla presenza del Prefetto, del Questore e delle diverse Forze dell’Ordine. In questi giorni sono costantemente in contatto con le Forze dell’Ordine che, insieme alla nostra Polizia Municipale, hanno intensificato il pattugliamento e la vigilanza ma, sappiamo bene, che questo non è ancora sufficiente. Ho anche scritto una lettera all’Associazione "On The Road "insieme alla quale abbiamo costruito, in questi anni, una rete di servizi molto importanti, dall’unità mobile su strada, allo Sportello di orientamento e di assistenza, affinché vengano rafforzati gli interventi sociali di contrasto della prostituzione e sostenute le ragazze nella costruzione concreta di percorsi di fuoriuscita dal dramma della prostituzione. Non credo - ha concluso il primo cittadino - serva a nessuno una sorta di competizione su chi è più impegnato sulla sicurezza e l’ordine pubblico. Quello che serve è un lavoro serio di raccordo tra tutti i soggetti coinvolti: gli enti locali, le forze dell’ordine, le associazioni ed i cittadini e lo dico per ultimo ma non è l’ultima delle questioni, serve una rinnovata tensione etica che contrasti il degrado delle persone e la violenza».

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