Il sindaco promette da 8 anni un nuovo PRG, ma ancora oggi, nessuno ne sa niente
Interventi privati che poi diventano magicamente pubblici. Imprese edili, nemmeno proprietarie delle aree, che rivendicano diritti edificatori. Programmi costruttivi, bocciati e con ricorsi pendenti, che vengono riesumati (trasformati) con già scritto il nome del soggetto privato interessato. Progetti che richiamano leggi di 30 e 40 anni addietro. Mancanza cronica di aree di edilizia economica e popolare, ma che, all’insaputa del Consiglio, spuntano come funghi miracolosi in base ad accordi presi in altre sedi. Solo 2-3 imprese edili che lavorano e 1-2 studi tecnici di progettazione che compiono orari massacranti di lavoro straordinario. E il sindaco ingegnere Celani come ha rotto il cordone ombelicale con la sua (o ex) C.L.S. Engineering? Il privato diventa pubblico. La frase magica diventa il “notevole interesse pubblico dell’iniziativa”. E dopo aver evocato il termine così incantevole pochi resistono alle tentazioni. Una cosa vista già con il Comparto Firenze, si sta ripetendo con Case Minime. Basta leggere la sconvolgente delibera di giunta comunale n. 135 dell’8 agosto scorso. Non riesco a pensare a quale amministratore politico di centro sinistra dell’ERAP e della Provincia, abbia il coraggio di firmare il protocollo d’intesa così come concepito dalla delibera della giunta di Celani e Lattanzi. Pena la perdita di credibilità istituzionale e politica. Dispiace verificare come, anche nel centro-sinistra (a livello provinciale) si possa perdere tempo e credibilità, stando dietro a queste procedure non solo discutibili e illegittime, ma contrarie ad ogni vigente legge in materia. Perché, invece, non dire con voce unica e forte che la madre di tutti i mali dell’urbanistica in Ascoli è l’assenza di un PRG adeguato al PPAR (unico caso in tutta la Regione). Senza PRG adeguato (o almeno adottato) aumentano i vincoli, si azzerano le esenzioni (anche per i piani pubblici), ma aumentano, anche, le tentazioni di aggirare le leggi, si opera in piena anarchia, si fa solo edilizia residenziale, si costruisce a favore di pochi e non di tutti. Se si vuole veramente garantire gli interessi pubblici e generali di tutti i cittadini ascolani, perché non si approva un nuovo PRG??? Un nuovo PRG significa norme e criteri uguali per tutti, senza facilitazioni o privilegi per nessuno. Individuando, con spirito concertativo, come, dove e perché pianificare il territorio ascolano. Perché il sindaco promette da 8 anni un nuovo PRG e, ancora oggi, nessuno in città ne sa niente, nemmeno il senatore Ciccanti? Un nuovo PRG che, nonostante le roboanti dichiarazioni del sindaco è, e resta, una chimera. Un oscuro oggetto del desiderio. Intanto si va avanti per varianti ad personam e programmi costruttivi che individuano già, con nome e cognome, aree e soggetti privati. Ma dopo la Carbon, il comparto Firenze, la zona Mercatili, le Case Minime, il Polo Universitario e Monticelli cosa ci rimane da pianificare e programmare?? A detta del sindaco i prossimi due mesi cambieranno il volto della città. Il sindaco Celani, ormai lanciato in una campagna elettorale per la Presidenza della Provincia farà, in due mesi, quello che non ha fatto in 8 anni. Ma lo sanno tutti che le promesse elettorali durano il tempo di un battito d’ala di farfalla. Era stato promesso solennemente, anche con visite sul posto, che a settembre sarebbero iniziati i lavori per ristrutturare le Case Minime (unico e vero interesse pubblico in gioco). Con questo accordo tra Comune, ERAP e Provincia, invece, i tempi si allungheranno fino alla campagna elettorale del 2009 e gli abitanti di Case Minime rimarranno a guardare con un pugno di mosche in mano e con tanta rabbia».