Teramo, le 5 grandi questioni

Teramo, le 5 grandi questioni

Saranno stabilite le linee guida e gli obiettivi del programma di fine mandato

L'incontro si prefigge lo scopo di fare il punto sugli obiettivi raggiunti ed individuare quelli del programma di fine mandato. I temi della discussione sono riferibili a 5 grandi questioni, che l’amministrazione ritiene strategiche per la crescita del territorio: politiche di sviluppo (realizzazione del ERNINO D'AGOSTINOdistretto agroalimentare, valorizzazione dei borghi montani, piano d’area per lo sviluppo della vallata del Tordino); infrastrutture (prosecuzione degli interventi per il potenziamento della grande viabilità, interventi sulla viabilità provinciale, realizzazione di una metropolitana di superficie per migliorare i collegamenti tra il capoluogo e la costa); politiche ambientali (soluzioni definitive per l’emergenza rifiuti, attuazione del piano energetico introducendo e promuovendo l’utilizzo di fonti alternative); politiche sociali e del lavoro (progetto di partecipazione a Banca etica, progetti di inclusione dei soggetti svantaggiati, coordinamento degli interventi per la sicurezza nei luoghi di lavoro, realizzazione del polo provinciale per la formazione professionale); politiche culturali (avvio della Fondazione Grandi Eventi per la gestione dei grandi eventi culturali insieme a Fondazione Università di Teramo e Fondazione Tercas). D’Agostino ha anche convocato per il 12 settembre, in Provincia, i capigruppo di maggioranza e i segretari dei partiti di centrosinistra (Ds, Margherita, Rifondazione  comunista, PdCi, Sdi, Udeur, Italia dei Valori, Verdi) allo scopo di promuovere la condivisione del programma di fine mandato. L’incontro, infattti, è propedeutico alla verifica periodica sul programma di governo che impegnerà nei prossimi mesi i partiti e l’intera maggioranza consiliare. «Dal nostro insediamento ad oggi – è il commento del presidente D’Agostino – abbiamo centrato tanti degli obiettivi che avevamo messo nero su bianco nel programma elettorale. Molto c’è ancora da fare, è vero, ma noi continuiamo ad essere ottimisti. I segnali di un forte cambiamento ci sono. Basti pensare alla grande viabilità che, anche grazie all’azione combinata Regione-Provincia, ci vede uscire da un’impasse che durava da decenni, e al decollo di progetti di fondamentale importanza per lo sviluppo economico del territorio. Puntiamo ora a rafforzare le linee strategiche del programma e a dare sostanza agli obiettivi che debbono guidarci fino alla fine del mandato».

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